martedì 14 giugno 2011

Pontinia, l'autore Claudio Volpe "il vuoto intorno"



“Vomitando, Ettore.
Sono nato vomitando me stesso, espellendo il mio essere come la defecazione dolorosa di una vita assente. Un parto infinito. Sono nato recuperando quella parte di me, fatta di spirito e consapevolezza, che avevo lasciato nel grembo di mia madre, dimenticata come fosse un’appendice di poco conto. Ero nato già una volta e il mio corpo era venuto fuori dal suo sesso ma senza accorgermene, non avevo portato con me la mia anima. L’avevo lasciata dentro, ancora attaccata al cordone ombelicale, a dormire nel liquido amniotico. A soffocare forse.”
E’ questo l’incipit folgorante del romanzo d’esordio del ventenne pontino Claudio Volpe, “Il vuoto intorno” che da giugno sarà in tutte le librerie d’Italia nonché reperibile sui consueti siti internet deputati alla vendita dei libri a livello nazionale. Il romanzo è stato pubblicato da Il Foglio letterario, dinamica ed intraprendente casa editrice di Piombino che ha visto per più di una volta un proprio autore candidato al prestigioso Premio Strega (quest’anno con Boris Virani, Mangia la zuppa, amore) e il cui direttore Gordiano Lupi è noto come uno dei più rinomati talent scout italiani (tra le sue ultime scoperte vi è Lorenza Ghinelli, autrice de Il divoratore, attualmente riedito dalla Newton Compton). Il vuoto intorno, che verrà presentato per la prima volta assoluta dal 10 al 12 giugno a Latina in occasione della fiera “Libri da scoprire”, è sicuramente uno di quei romanzi che rifuggono da quel filone della letteratura avvezzo alla descrizione di storie melodrammatiche e prive di contenuto. Questo romanzo, al contrario, si innesta su una storia dura e difficile, a tratti macabra. È la storia che un giovane ragazzo padre racconta a suo figlio, la storia di un’infanzia difficile, costellata di buchi e sofferenze, la storia di un amore difficile con una zingara dei nostri giorni, una donna come tante, una donna speciale ma con un passato infernale sulle spalle per via dell’amore incestuoso e pedofilo di suo padre, la storia di una voluta e autonoma distruzione, la storia di chi sente il bisogno di toccare il nulla, di immergersi nel fango, di uccidere per un po’ la propria dignità. E’ la storia di chi si trova a dover combattere quotidianamente con quel vuoto che ti entra dalla bocca e si piazza volgarmente nel tuo stomaco, la storia di un uomo che ha venduto tutto di sé, il suo corpo, la sua anima, il suo passato, il suo presente, il suo futuro. È la storia degli ultimi, di chi si sente sconfitto, di chi non ha mai neanche provato a sfiorare con lo sguardo il sole, di chi è morto ancora prima di nascere, di chi è nato ma ancora non se ne era accorto. Il vuoto intorno è uno di quei romanzi che non si leggono per passare qualche ora di svago, per divertirsi o svagarsi. No, questo romanzo è un invito violento alla riflessione, uno sguardo senza filtri o censure su un mondo sempre più difficile, una mano tesa contro il dolore, contro il vuoto, contro l’assenza di senso. Il vuoto intorno è un romanzo che scava nell’uomo, dentro le pieghe del suo essere, tra le sue paure e manie, una storia che si ciba delle fragilità dell’essere umano, delle sue paure e al contempo della sua immensa forza e della sua bellezza intrinseca e ineliminabile. Della sua immensità. È la storia di come si può amare, nonostante tutto il male del mondo.

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