lunedì 26 novembre 2007

edilizia a basso consumo e aree dismesse

Edilizia a basso consumo e bonifica aree dismesse
Ne hanno parlato i tecnici degli enti locali di Unitel a Ecomondo 2007
per leggere tutto l'articolo http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=10816&iDCat=27

3 commenti:

Anonimo ha detto...

PONTINIA E IL MUSEO DELLO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO

Lettera aperta di GIUSEPPE ANITORI

Con questa lettera aperta desidero portare a conoscenza di tutta la
cittadinanza la questione del restauro dell'ex mercato coperto di
Piazza Kennedy. Forse non tutti sanno che l'amministrazione comunale
ha deciso di restaure quel fabbricato per collocarvi la nuova sede del
"Museo della Malaria".

Mi chiedo: ma cosa dobbiamo restaurare? Una catapecchia fatiscente?

Ricordo a tutti che si tratta di un edificio costruito negli anni 60,
ora completamente inagibile, privo di qualsiasi valore storico,
artistico o architettonico. Non fa parte degli edifici c.d. "di
fondazione" e pertanto non è tutelato da alcuna legge nè soggetto ad
alcun vincolo. Oltretutto si trova in pessime condizioni statiche ed
igienico-sanitarie.

Perchè restaurare quel rudere senza alcun valore spendendo un mare di
soldi quando se venisse demolito e ricostruito ex novo utilizzando le
moderne tecnologie verrebbe a costare molto meno di quanto stanziato
dalla Regione Lazio?

La spesa non vale l'impresa! Si tratta di un caso eclatante di
sperpero di denaro pubblico. Questo per una serie di motivi:

1) mettere in sicurezza quell'edificio, ammesso che ciò sia possibile,
comporterà un notevole aggravio di spesa per il Comune;

2) la struttura restaurata non sarà mai sicura come una nuova
costruzione realizzata con gli attuali criteri di sicurezza;

3) trattandosi di un restauro e non di una nuova costruzione
l'edificio avrà bisogno di continui interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria che costeranno al Comune di Pontinia (e
quindi ai cittadini) altri soldi.

Chiedo: se i nostri assessori dovessero tirare fuori i soldi per il
restauro dell'ex mercato coperto di tasca propria le scelte sarebbero
le stesse? Si procederebbe ugualmente al restauro ? Non credo proprio!
Ma il Presidente della Regione Lazio Marrazzo è a conoscenza di come
vengono spesi i soldi della Regione?

Questa opera è palesemente antieconomica. Propongo di ribattezzare
questo futuro edificio, nella malaugurata ipotesi che venga
realizzato, "Museo Sperpero di denaro Pubblico".

E' proprio strano il precedente Sindaco ha annullato il passaggio
gratuito di proprietà dei fabbricati e terreni dell'Ersal, per
inserirvi attività pubbliche come è un museo comunale, ma l'attuale
amministrazione sta proseguendo con pignoleria le stesse opere come il
precedente Sindaco, non interessandosi del passaggio gratuito di
fabbricati…il cambio di colore non modifica nulla .. e nell'opera de
" Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nella storia del
Principe di Salina ... frase che dice Tancredi "bisogna cambiare tutto
per non cambiare nulla" ...… così è a Pontinia!!!!!



GIUSEPPE ANITORI

Anonimo ha detto...

MA PERCHE’ SI RESTAURA - COME DICE ANITORI - “UNA CATAPECCHIA FATISCENTE”, SPENDENDO UNA BARCA DI SOLDI, MENTRE GLI EDIFICI STORICI DI PONTINIA, QUELLI DI FONDAZIONE, VENGONO SVENDUTI AI PRIVATI???

giorgio libralato ha detto...

Ringrazio il Signor Anitori per la comunicazione che approfondirò appena possibile. Riguardo al commento n. 2 non so di quale immobile si tratta. Se segnalato posso approfondire, grazie.