giovedì 8 novembre 2007

Pontinia intitoliamo una via a Enzo Biagi

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: intestiamo una strada a Enzo Biagi
Unanime la grande stima e l’omaggio reso ad un giornalista che ha raccontato la storia contemporanea dell’Italia e che ha contribuito anche fisicamente a fare l’Italia.

Da uno degli ultimi suoi articoli che allego, ne approfitto per fare un parallelo, con la nostra Pontinia che non si arrende. Come Biagi anche Pontinia ha avuto negli ultimi anni “problemi tecnici”. Non è il caso di fare processi, individuare i colpevoli, premiare chi merita. Occorre pensare, come faceva Biagi, a cosa manca a Pontinia, “di che cosa ha bisogno la gente”. Oltre alla resistenza c’è da pensare al natale di Pontinia, il 18 dicembre, sarebbe auspicabile che in quella data venisse intitolata una via al maestro del giornalismo e, per la maggioranza degli italiani, maestro di vita, Enzo Biagi. Insieme però ad una sorta di manifesto politico ed amministrativo per i nostri cittadini, sul cosa manca all’attuazione del programma amministrativo scelto dal 63% dei votanti di Pontinia e cosa si può aggiungere di qualificante.
Ringraziando per l’attenzione si inviano distinti saluti.
Pontinia 8 novembre 2007 Ecologia e Territorio Giorgio Libralato http://pontiniaecologia.blogspot.com/


L'ARTICOLO PUBBLICATO SUL CORRIERE DEL 22 APRILE 2007 PER IL SUO RITORNO IN TV
La mia Italia che non si arrende
di ENZO BIAGI Torno in tv dopo un intervallo durato cinque anni: insormontabili ragioni che chiamerò tecniche mi hanno impedito di continuare il mio programma. Sono contento, perché alla mia rispettabile età c' è ancora chi mi dà una testimonianza di fiducia e mi offre lavoro. Ma non voglio portar via il posto a nessuno: non debbo far carriera, e non ho lezioni da dare. Voglio solo concludere un discorso interrotto con i telespettatori, ripartire da dove c' eravamo lasciati e guardare avanti. Quante cose succedono intorno a noi. Cercheremo di raccontare che cosa manca agli italiani e di che cosa ha bisogno la gente. Fra poco sarà il 25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita. C' è sempre da resistere a qualcosa, a certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi. Il revisionismo a volte mi offende: in quei giorni ci sono state anche pagine poco onorevoli; e molti di noi, delle Brigate partigiane, erano raccogliticci. Ma nella Resistenza c' è il riconoscimento di una grande dignità. Cosa sarebbe stata l' Italia agli occhi del mondo? Sono un vecchio cronista, testimone di tanti fatti. Alcuni anche terribili. E il mio pensiero va ai colleghi inviati speciali che non sono ritornati dal servizio, e a quelli che speciali non erano, ma rischiavano la vita per raccontare agli altri le pagine tristi della storia.I protagonisti per me sono ancora i fatti, quelli che hanno segnato una generazione: partiremo da uno di questi, e faremo un passo indietro per farne un altro, piccolo, avanti. Senza intenzione di commemorarci.
02 novembre 2007(modificato il: 06 novembre 2007)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La salma è ancora "calda" e tu già ci stai a scapulà sopra! Bella robba!

giorgio libralato ha detto...

a chi dà fastidio la proposta e perchè? È stato un tranello»
«Enzo Biagi? Lo hanno ucciso»
Il cardinale Tonini ad "Annozero": «Dava fastidio, per questo lo hanno cacciato»

ROMA - «Lo hanno ucciso. È stato un ostracismo. Enzo Biagi dava fastidio, non era utile ed è stato cacciato». Lo ha dichiarato il cardinale Ersilio Tonini intervenendo in collegamento nel programma di Michele Santoro, 'Annozero', tutto dedicato a Biagi e all'«editto bulgaro» (l'invettiva pronunciata il 18 aprile del 2002 da Silvio Berlusconi che da Sofia accusò Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro di fare un 'uso criminoso' della televisione pubblica, ndr). http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_08/tonini_biagi_editto_bulgaro.shtml
Comunque non mi pare nella proposta vi siano nè offese per nessuno nè guadagni per alcuno. Solo il giusto rispetto per una persona che ha dato un grande contributo alla conoscenza dei fatti. Che sicuramente danno fastidio a chi guadagna con l'ignoranza.