sabato 23 dicembre 2023

Il Fatto di domani. Meloni caterpillar, ma solo su giustizia e controlli. L'eclissi dorata di Ferragni nel super-attico: la nuova puntata di Lucarelli

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-23-dicembre-2023/

La giornata in cinque minuti

TUTTO QUELLO CHE STA FACENDO MELONI PER ELIMINARE CONTROLLI E INCHIESTE. Su un solo tema il passo di Giorgia Meloni è inesorabile: la distruzione della giustizia e dei controlli sull’operato degli amministratori. In ultimo abbiamo raccontato il piano del governo per eliminare i controlli ex post della Corte dei Conti sui progetti del Pnrr. Una sorta di scudo totale per gli amministratori pubblici. E dopo che nel mirino dell’esecutivo sono già finite autorità indipendenti come Bankitalia e Anac. Sul Fatto di domani ne parleremo anche con il Procuratore di Potenza, Francesco Curcio, che dice anche – a proposito della legge bavaglio per la stampa – che continuerà “a dare copia delle ordinanze ai giornalisti”. Legge contro cui si sta scagliando anche la federazione della Stampa, che minaccia lo sciopero. Ma leggerete anche un ampio approfondimento su tutte le misure di Meloni per eliminare ogni tipo di controllo e rendere inefficace l’azione della magistratura: dalla costituzionalizzazione del porcellum contenuta nella riforma Casellati (che è vendicativa contro Consulta, Capo dello Stato e senatori a vita), passando dalla secessione di Calderoli, fino alla marginalizzazione dell’Anac. Per non parlare del trattamento riservato ai magistrati e la riforma della Corte dei Conti di cui abbiamo parlato ieri. ma vedremo anche chi sono gli stangati dai controlli dei giudici contabili.


UN MES DI BALLE, TUTTI GLI STRAFALCIONI USCITI SUI GIORNALI. Mentre l’opposizione chiede al ministro Giorgetti “di riferire in Commissione” sulla bocciatura del Mes e sul nuovo Patto di stabilità, continua la polemica sulla mancata ratifica del parlamento del Meccanismo europeo di stabilità (unico paese, gli altri 19 l’hanno già approvato). E il ministro dell’Economia risponde che si presenterà “il 27, ma solo per parlare di manovra”. Sul Mes è vietato fare domande. “Penso che i popoli europei ci dovrebbero ringraziare per aver bloccato uno strumento inutile come il Mes – ha ribadito anche oggi Salvini che si è scagliato contro quelle che definisce “euro-follie”. Sul giornale di domani faremo una rassegna di tutte le balle che si sono scritte sui giornali sull’argomento Mes, da economisti, politici e giornalisti. E rimetteremo in fila i fatti su questa questione.


L’ECLISSI DI FERRAGNI NEL SUPER-ATTICO. IL NUOVO AFFONDO DI SELVAGGIA LUCARELLI. Dalla figuraccia del Pandoro e dal tentativo di chiedere scusa rivelatisi un flop, l’influencer Chiara Ferragni è scomparsa. Sono giorni che non si avvicina a un social, mentre la magistratura indaga su due filoni: il famoso pandoro appunto, e il caso delle uova di Pasqua. Per non parlare dei contratti che le aziende cominciano a cancellare. “E’ distrutta, ho parlato con un suo amico che mi ha detto che non esce di casa da giorni. Solo il tempo ci dirà come andrà a finire perché il danno d’immagine che ha avuto è enorme. Potrebbe essere l’epilogo dell’era Ferragni. Chiara rischia di fare la fine di Kevin Spacey e Harvey Weinstein ” ha riferito alle agenzie l’ex caporedattrice della direzione del Tg2 e critica di moda Mariella Milani. L’ex donna social è rinchiusa nel suo super-attico da 800 metri quadrati, con 150 metri quadrati di cabina armadio che il compagno Fedez chiama “la Rinascente di Chiara”. Sul Fatto di domani un nuovo capitolo di Selvaggia Lucarelli sull’influencer finita nella polvere.


STRAGE AL CAMPO DI GAZA. IL CASO DEI SOLDI DEL QATAR A BIBI. Mentre il conto dei giornalisti uccisi in Palestina viene aggiornato a 99 e Guterres denuncia la morte di 136 addetti dell’Onu in 75 giorni di guerra, l’esercito con la stella di Davide continua a seminare morte nella Striscia: stanotte l’Idf ha concentrato il fuoco sul campo di Nuseirat e a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Mentre questa mattina gli attacchi hasnno interessato diverse località, da Jabaliya nel Nord a Rafah nel Sud. Attacchi che ingrossano il numero di morti, già arrivati oltre i 20 mila. Ma dopo la timida risoluzione approvata ieri dalle Nazioni Unite, Medici senza frontiere si scaglia contro l’accordo: “Non risolverà la crisi in Medio Oriente, serve solo un cessate il fuoco immediato”. Intanto oggi i primi 70 convogli di aiuti hanno varcato il confine di Gaza. E l’Iran è tornato a minacciare: “Chiuderemo il Mediterraneo se continuano crimini in Palestina”. ma sul giornale di domani ci occuperemo anche del caso dei documenti pubblicati sul sito Memri, secondo cui “almeno 65 milioni di dollari sono stati versati da Qatar al premier Israeliano, Netanyahu”. Vedremo di cosa si tratta, anche perché sono vecchi documenti riproposti ieri.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Nyt, Putin pronto al cessate il fuoco. Il presidente russo Vladimir Putin ha “segnalato silenziosamente” di essere aperto a un cessate il fuoco in Ucraina nelle più recenti comunicazioni tramite canali non ufficiali. Secondo quanto riporta il New York Times.

L’Iran sequestra il premio Sakharov per Mahsa Amini. Le forze di sicurezza iraniane hanno confiscato la targa del Premio Sakharov 2023 dell’Ue recentemente assegnato a Mahsa Amini. L’avvocato della famiglia di Amini, Mohammad Saleh-Nikbakht, è stato intercettato e interrogato ieri sera all’aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran, dopo essere arrivato dalla Francia, dove ha ricevuto il premio a nome della famiglia.

Dalla Procura nuove accuse alla JuventusNelle scorse settimane è stato aperto un nuovo fascicolo con al centro gli ex vertici della società bianconera. Un’indagine totalmente nuova.

Parla il regista di Natale. Alessandro Ferrucci intervista Francesco Patierno, regista di molte commedie natalizie con Abatantuono & C.


OGGI LA NEWLETTER CHE C’È DI BELLO

Kaurismaki toglie la glassa al Natale ma regala l’amore

di Federico Pontiggia

Malgrado una certa affezione alla bottiglia dietro la macchina da presa, un film che persegui l’alcolismo sotto le Feste non capita benissimo. Ci vuole coraggio per mandarlo giù, ma non temiate: Foglie al vento di Aki Kaurismäki merita di essere visto, dalla prima all’ultima inquadratura. E l’indicazione non cambia nemmeno per amor patrio, considerando che è uno dei concorrenti più forti di Io capitano di Matteo Garrone all’Oscar per il miglior film internazionale.

(continua a leggere)

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