il fatto quotidiano Giovedì 27 Agosto 2020
domenica 30 agosto 2020
“EFFETTO CHAMPAGNE” “Nesso tra terremoti e Co2 nelle falde” ESISTEREBBE un legame tra i terremoti che scuotono l’Appennino e la presenza di anidride carbonica nelle falde: i campionamenti fatti negli ultimi dieci anni, anche in occasione dei terremoti de L’Aquila, di Amatrice e Norcia, dimostrano che la Co2 raggiunge la sua massima concentrazione quando l’attività sismica si fa più intensa. La scoperta è pubblicata sulla rivista Science Advances dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dall’Università di Perugia. “Dai dati emerge una forte correlazione tra la quantità di anidride carbonica di origine profonda disciolta nelle acque e il numero e la magnitudo dei terremoti, ma non sappiamo ancora se l’aumento dell’emissione di Co2 è un segnale anticipatore ”, spiega Carlo Cardellini dell’Università di Perugia. Lo studio ipotizza che l’evoluzione della sismicità nella zona appenninica sia modulata dalla risalita del gas che deriva dalla fusione di porzioni di placca che si immergono nel mantello. Questa produzione continua di anidride carbonica in profondità e su larga scala favorisce la formazione nella crosta terrestre di serbatoi ad alta pressione, che si comportano come bottiglie di champagne pronte a essere stappate
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