il mio intervento video Lazio dei fuochi Aprilia al centro: per condividere il video https://www.facebook.com/glibralato/videos/10217637725956298/
La questione irrisolta dei rifiuti favorisce diverse pratiche illecite, come dimostrano inchieste, commissioni, arresti, sequestri, processi, inquinamento, emissioni nocive, spargimento di compost e digestato fuori specifica.
Fatti, eventi, che durano da quasi 50 anni nella provincia di Latina, definita “provincia di Casale” dalla mafia, clan dei Casalesi, con inchieste che hanno interessato diverse famiglie legate...
La
questione irrisolta dei rifiuti favorisce diverse pratiche
illecite,
come dimostrano inchieste, commissioni, arresti, sequestri, processi,
inquinamento, emissioni nocive, spargimento di compost e digestato
fuori specifica.
Fatti, eventi, che durano da quasi 50 anni nella provincia di Latina, definita
“provincia di Casale” dalla mafia, clan dei Casalesi, con inchieste che hanno
interessato diverse famiglie legate alla malavita. Molte aziende o imprese o
persone che rappresentano o hanno fatto parte di imprese nei settori energetico
e dei rifiuti hanno avuto condanne
anche importanti legate al ciclo illecito dei rifiuti o della malavita
organizzata o entrambi.
La questione della
discarica di Borgo Montello racchiude tutto il peggio della questione
rifiuti con autorizzazioni o rinnovi scaturiti da dichiarazioni non rispondenti
al vero, da normative eluse, dal rispetto di pareri di attenzione o esclusione;
con il settore VIA e rifiuti della regione Lazio che dichiara in commissione
contro le ecomafie di non conoscere le questioni ambientali, processi e verbali
con interramento di rifiuti tossici.
La
questione irrisolta dei rifiuti favorisce diverse pratiche
illecite,
come dimostrano inchieste, commissioni, arresti, sequestri, processi,
inquinamento, emissioni nocive, spargimento di compost e digestato
fuori specifica.
Fatti, eventi, che durano da quasi 50 anni nella provincia di Latina, definita
“provincia di Casale” dalla mafia, clan dei Casalesi, con inchieste che hanno
interessato diverse famiglie legate alla malavita. Molte aziende o imprese o
persone che rappresentano o hanno fatto parte di imprese nei settori energetico
e dei rifiuti hanno avuto condanne
anche importanti legate al ciclo illecito dei rifiuti o della malavita
organizzata o entrambi.
La questione della
discarica di Borgo Montello racchiude tutto il peggio della questione
rifiuti con autorizzazioni o rinnovi scaturiti da dichiarazioni non rispondenti
al vero, da normative eluse, dal rispetto di pareri di attenzione o esclusione;
con il settore VIA e rifiuti della regione Lazio che dichiara in commissione
contro le ecomafie di non conoscere le questioni ambientali, processi e verbali
con interramento di rifiuti tossici.
La questione nel basso Lazio e nella provincia di Latina ha occupato troppe pagine della commissione contro le ecomafie e di tutti coloro per i quali “il rifiuto è una ricchezza” o dello “sviluppo sostenibile”, che non esiste con questi veleni, inquinamenti e danni irreversibili che il Covid ha evidenziato ancora una volta. Non erano bastati gli scienziati, gli studi dei maggiori centri internazionali per fermare la distruzione del pianeta e il cambiamento climatico in atto. Gli eventi estremi si moltiplicano eppure la nostra classe dirigente o è sorda o è incapace. Un amministratore, un politico o aspiranti tali se ignorano o non approfondiscono i documenti della commissione contro le ecomafie, vuol dire che non sono idonei ad amministrare in quanto tali documenti contengono tutte le informazioni per la conoscenza e la prevenzione del fenomeno.
Sempre
nel documento della commissione contro le ecomafie si tratta l’argomento dei
roghi dolosi degli impianti per rifiuti e dei roghi in generale.
In seguito all’evento della ECO X e alla documentazione della commissione
contro le ecomafie, il Ministero dell’Ambiente ha emesso la circolare n. 4068
del 15/3/2018 attualmente sostituita dalla n. 1121 del 21/01/2019 recante “Linee
guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei
rifiuti e per la prevenzione dei rischi”. Tale circolare prevede una serie di
adempimenti, prescrizioni, prevenzione che, se attuati, avrebbero sicuramente
evitato o ridotto gli effetti dei roghi in molti impianti, tra
questi sicuramente la LOAS. La stessa circolare contiene degli obblighi e delle
prescrizioni da riportare in tutte le autorizzazioni degli impianti per rifiuti
che non risulta mai richiamata o quasi mai, nelle autorizzazioni o determine da
provincia di Latina e da regione Lazio.
Tale
circolare deve diventare appunto la linea guida per evitare il ripetersi di
questi roghi.
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