http://www.wwf.it/news/notizie/?36960/Bisonti-dalla-Svezia-alla-Russia
E' la più grande "transumanza" mai avvenuta: 17 bisonti europei sono arrivati dalla Svezia nella "nursery" russa della riserva naturale Oksky come parte degli sforzi per ricostituire la popolazione di bisonti e la loro diversità genetica in Russia. Cresciuti in quattro centri di riproduzione in Svezia - Boros, Kungsbun, Avesta ed Eriksberg - gli animali formeranno una nuova mandria nella foresta russa.
Nei nuovi ambienti, questi imponenti mammiferi verranno inizialmente messi in quarantena nel centro di riproducione della riserva naturale di Oksky, istituito nel 1959, in recinti che ricordano il più possibile gli ambienti naturali, per consentirne il monitoraggio e l'assistenza veterinaria necessaria.
"È stato un viaggio difficile, i bisonti hanno viaggiato dalla lontana Svezia, attraverso la Finlandia, fino alla regione di Ryazan", ha detto Natalya Dronova, coordinatrice dei progetti del WWF-Russia per la conservazione delle specie a rischio. "Hanno attraversato il Mar Baltico su un traghetto e poi hanno percorso quasi 2.000 chilometri. Speriamo che i nuovi arrivati si adattino rapidamente alla nuova casa e che inizino a crescere. La loro progenie sarà rilasciata in natura nella Russia europea e nel Caucaso".
Si tratta del primo gruppo di bisonti europei giunti nel centro di Oksky dopo oltre 15 anni. La maggior parte di loro rimarrà in quest'area ad hoc per la riproduzione mentre il resto sarà trasferito nel "santuario" di Turmonsky nel Caucaso insieme ad un gruppo proveniente dalla riserva naturale di Oksky per formare un secondo gruppo di bisonti liberi dell'Ossezia del Nord. Più di 400 giovani bisonti sono nati nel centro di allevamento di Oksky sin dalla sua creazione, e circa 250 di loro sono stati rilasciati in natura o trasferiti in altre aree di allevamento o zoo.
Gli esperti sperano così di contrastare il problema della bassa variabilità genetica delle attuali popolazioni. L'arrivo di nuovi animali dalla Svezia, concordato tra il WWF-Russia e il parco Eriksberg in Svezia, offre nuove speranze per il futuro delle popolazioni di bisonti in Russia.
Una volta abbondanti nella regione, la perdita dell'habitat e la caccia selvaggia hanno portato le popolazioni di bisonti europei in Russia ad un passo dall'estinzione all'inizio del XX secolo. Gli sforzi di conservazione, a cominciare dai progetti di riproduzione e reintroduzione sostenuti dal WWF, hanno contribuito a rafforzare il numero negli ultimi
decenni. Secondo i dati dell'ultimo monitoraggio (gennaio 2016), si stima che in natura in Russia ci sia una popolazione di circa 760 bisonti, con nascite da 6 a 8 piccoli l'anno. Già nel 2010 e 2012 iniziative di "rinforzo" delle popolazioni presenti in Ossezia, sostenute da WWF e altri partner, hanno dato esiti positivi.
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