Secondo la relazione semestrale della Direzione antimafia, nel periodi di riferimento, hanno il numero più alto di persone denunciate o arrestate per corruzione (174 e 142) seguite da Sicilia (97), Toscana (60) e Lombardia (56) http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_agosto_03/corruzione-forte-lazio-campania-dia-terreno-fertile-mafia-16ff03f8-5948-11e6-9678-6c5e366d4cd4.shtml
Infiltrazioni costanti di mafia siciliana, ‘ndrangheta (soprattutto per gli investimenti in centro) e in particolare della camorra campana. Rapporti stretti con gruppi malavitosi romani e nomadi, ma anche record sempre con la Campania, in tutta la regione di arresti e denunce per corruzione e concussione che hanno interessato dipendenti pubblici. Nonché altissima vigilanza sugli appalti per il Giubileo. È la fotografia impietosa su Roma e sul Lazio che si ricava dalla relazione della Direzione investigativa antimafia sul secondo trimestre 2015 a livello nazionale. Oltre a ripercorrere la mappa delle infiltrazioni dei clan dall’analisi degli investigatori emerge come la corruzione sia sempre il terreno perfetto per la radicalizzazione delle mafie. Lazio e Campania sono le regioni con il maggior numero di persone arrestate o denunciate nel periodo di riferimento della relazione.
Riciclaggio e appalti
Diverse operazioni di polizia confermano anche nel periodo in esame, come la corruzione sia stata funzionale al perseguimento di affari illeciti di ampia portata, quali il riciclaggio di denaro, l’acquisizione illecita di finanziamenti e l’accesso a notizie riservate utili per l’aggiudicazione delle gare di appalto. Proprio il settore degli appalti pubblici e, più in generale, la tendenza a condizionare il buon andamento della pubblica amministrazione, continuano, ad esempio, a rappresentare un forte centro di interessi per Cosa Nostra , in quanto utili non solo ad intercettare fondi e a mantenere produttive le imprese infiltrate, ma anche a monopolizzare interi comparti dell’economia: cordate di imprese mafiose fanno «cartello», avanzando offerte «pilotate» per aggiudicarsi le gare, con la conseguente penalizzazione dei concorrenti che, non potendo accedere alle commesse pubbliche, vengono progressivamente estromessi dal mercato.
I numeri
Il fenomeno ha fatto registrare un andamento costante, con 1.657 soggetti complessivamente denunciati e arrestati per corruzione e concussione nel corso del 2015, a fronte dei 1.662 dell’anno precedente. In particolare, è il Lazio nel periodi di riferimento, ad avere il numero più alto di persone denunciate o arrestate per corruzione (174) seguito dalla Campania (142), Sicilia (97), Toscana (60) e Lombardia (56). In totale, nel primo semestre 2015 le persone arrestate o denunciate sono state 809 e nel secondo 685. Per quanto riguarda la concussione, nel secondo semestre il numero delle persone arrestate o denunciate è maggiore in Campania (14), Lombardia (12) e Lazio (11).
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