» ANDREA GIAMBARTOLOMEI E ANTONELLA MASCALI Qualcosa potrebbe cambiare nella gestione dei beni confiscati alle mafie ma difficilmenteriutilizzabili perchéinseriti in contesti territoriali controllati dai clan. È il caso di una villa dei Casamonica in via Roccabernarda alla Romanina, periferia Sud di Roma, ma succede anche a Locri, a Casal di Principe e a Formia. È stato il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia nazionale per l’ammi nistrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, a sollevare sul Fattoil caso romano per proporre una soluzione drastica: demolire gli edifici inutilizzabili.Trai parlamentaridellacommissione Antimafia le opinioni sono diverse. Secondo Claudio Favadi Sinistra italiana
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