TRA LE AZIENDE a totale partecipazione
pubblica il Lazio è la Regione
maglia nera per l’inefficienza. Secondo
il rapporto di Confartigianato, le
aziende del Lazio registrano complessivamente
le maggiori perdite, 32 milioni e
utili per appena 4,4 milioni. Qui crescono
le tariffe per i servizi pubblici, aumentate
del 9,9%, mentre l’inflazione registra un
più 1,7%. Dopo il Lazio male anche l’U mbria
con una differenza di 26,4 milioni tra
utili per 6,4 milioni e perdite per 32,8 milioni.
Seguono la Campania, il Piemonte,
la Calabria, l’Abruzzo, il Molise e infine la
Sicilia con una differenza di 2,4 milioni
data da utili per 11,5 milioni e perdite per
13,9 milioni. All’altro capo della classifica,
la regione più virtuosa è il Trentino Alto
Adige dove gli utili di 137,5 milioni superano
di 132,1 milioni le perdite di 5,4
milioni. Buona performance anche per la
Sardegna, regione in cui gli utili delle società
pubbliche locali si attestano a 109,3
milioni e superano di 106,8 milioni i 2,5
milioni di perdite. Bene anche la Puglia
dove gli utili di 73,1 milioni superano di
61,6 milioni gli 11,5 milioni di perdite.
TUTTO FERMO DA 20 MESI L’anatocismo ( il calcolo degli interessi sugli interessi) è vietato per legge
dal gennaio 2014, ma da allora manca la delibera di ministri e Bankitalia. E gli istituti guadagnano
Banche, un regalo da 2 miliardi I numeri
18
miliardi gli
incassi da
a n a to c i s m o
per le banche
nel decennio
tra il 2001 e il
2 01 0
20
i mesi da
quando
questa pratica
è fuori legge
senza che il
Cicr scriva la
delibera per
applicarla
300
milioni il
valore per la
sola Banca
Intesa (che ha
il 15% dei
co r re n t i s t i )
del divieto di
a n a to c i s m o
sancito da
una sentenza
del Tribunale
di Milano su
ricorso del
Movimento co n s u m a tori LAS C H E DA
Co s ’è l’a n a to c i s m o
È la pratica che consiste nel calcolo
degli interessi sugli interessi di un
mutuo. In sostanza, gli interessi
vengono “c a p i t a l i zza t i ”insieme alla
somma presa in prestito,
aumentando il totale da risarcire alla
banca. Ora sarebbe vietato per
legge (dal 1 gennaio 2014), ma visto
che manca una delibera per rendere
operativa la norma, gli istituti
continuano ad applicare
l’anatocismo ogni tre mesi: nel 2014
ci hanno guadagnato 2 miliardi Chi fa resistenza
Sono il Tesoro e la Banca
d’Italia a bloccare
i lavori del Comitato
per il credito e il risparmio il fatto quotidiano 23 agosto 2015
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