I Parchi nazionali sono a rischio paralisi. La quasi totale assenza dei consigli direttivi delle aree protette, in alcuni casi attesi da anni, e i pesanti tagli nei finanziamenti dello Stato stanno mettendo "realmente in pericolo la possibilità di fare interventi concreti a tutela della natura". E' l'allarme di Dante Caserta, presidente del Wwf Italia, che si rivolge al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti affinchè "proceda rapidamente sulle nomine" e al governo affinchè non si penalizzi ancora una volta il ministero.
"Con quanto l'Italia spenderà per un solo cacciabombardiere F35 - osserva - si potrebbero assicurare finanziamenti alle aree naturali protette di questo Paese per molti anni". "Davvero un pessimo modo per festeggiare il 24 maggio, Giornata europea dei Parchi", dichiara Caserta. Mentre si attendono notizie sugli organi di gestione dei parchi, rileva il Wwf, si ha notizia dall'inizio del 2014 di almeno tre tagli ai finanziamenti previsti dallo Stato sia per le aree naturali protette a terra che per quelle a mare. A quanto risulta all'associazione il capitolo di bilancio "gestione interventi Parchi nazionali" ha registrato un taglio di circa 865mila euro, pari al 15%.
Ancora peggio il capitolo di bilancio "gestione interventi Aree Marine Protette" che ha registrato un taglio di oltre 1 milione e 200mila euro, pari a circa il 24%. Riguardo alla governance l'associazione aggiunge che sui 23 parchi nazionali esistenti in Italia, attualmente solo 3 (Dolomiti Bellunesi, Gran Paradiso e Sila) hanno un Presidente ed un consiglio direttivo operativo. Negli altri 20 parchi è stato nominato solo il presidente, a volte dopo commissariamenti duranti anni, ma non il consiglio direttivo. "La situazione - conclude Caserta - è veramente difficile: per quanto riguarda le nomine il Wwf rivolge un appello al Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, affinché recuperi i ritardi accumulati in passato e proceda rapidamente. Per quanto attiene invece ai tagli, l'appello è rivolto a tutto il Governo a cui si chiede di non penalizzare ancora una volta un Ministero che nel 2010 aveva un bilancio di 1,2 miliardi di euro ed oggi di soli 500 milioni".
"Con quanto l'Italia spenderà per un solo cacciabombardiere F35 - osserva - si potrebbero assicurare finanziamenti alle aree naturali protette di questo Paese per molti anni". "Davvero un pessimo modo per festeggiare il 24 maggio, Giornata europea dei Parchi", dichiara Caserta. Mentre si attendono notizie sugli organi di gestione dei parchi, rileva il Wwf, si ha notizia dall'inizio del 2014 di almeno tre tagli ai finanziamenti previsti dallo Stato sia per le aree naturali protette a terra che per quelle a mare. A quanto risulta all'associazione il capitolo di bilancio "gestione interventi Parchi nazionali" ha registrato un taglio di circa 865mila euro, pari al 15%.
Ancora peggio il capitolo di bilancio "gestione interventi Aree Marine Protette" che ha registrato un taglio di oltre 1 milione e 200mila euro, pari a circa il 24%. Riguardo alla governance l'associazione aggiunge che sui 23 parchi nazionali esistenti in Italia, attualmente solo 3 (Dolomiti Bellunesi, Gran Paradiso e Sila) hanno un Presidente ed un consiglio direttivo operativo. Negli altri 20 parchi è stato nominato solo il presidente, a volte dopo commissariamenti duranti anni, ma non il consiglio direttivo. "La situazione - conclude Caserta - è veramente difficile: per quanto riguarda le nomine il Wwf rivolge un appello al Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, affinché recuperi i ritardi accumulati in passato e proceda rapidamente. Per quanto attiene invece ai tagli, l'appello è rivolto a tutto il Governo a cui si chiede di non penalizzare ancora una volta un Ministero che nel 2010 aveva un bilancio di 1,2 miliardi di euro ed oggi di soli 500 milioni".
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