Prevenire i rifiuti tutelando e risparmiando le risorse, con una raccolta attenta, una differenziata di qualità, una filiera del riciclo e attraverso il ri-uso. E' l'economia circolare, cuore del congresso di respiro internazionale con un forte accento europeo 'Towards a european circular economy' che è in corso a Eataly a Roma.
E' chiaro che il riciclo al 100% non può esserci - viene detto nei confronti dedicati alle pratiche virtuose - ma fondamentale sarà capire come non sprecare le risorse. Molti sono i progetti, tanti quelli italiani, che provano a tracciare un percorso. Per esempio il 'No Waste' nato da un'intesa tra i comuni di Trento e Reggio Emilia che mira alla creazione di un Piano per la riduzione dei rifiuti con il coinvolgimento anche dei supermercati della grande distribuzione per i prodotti alimentari non utilizzati (si sta studiando anche la formula del ri-uso per l'invenduto). Il progetto 'Prisca', a Vicenza, che cerca di intercettare i prodotti e aumentarne il ciclo di vita attraverso il riutilizzo e la successiva vendita sia all'ingrosso che al dettaglio con ''prospettive economiche e sociali, oltre che sbocchi lavorativi e benefici ambientali''. Oppure in Toscana il 'Chianti Waste less' che tra le particolarità organizza dei mercatini 'svuota-soffitta' e tenta di incrementare gli acquisti 'verdi'. Ma anche un progetto ad hoc per l'area del Mediterraneo, che coinvolge paesi come Ragua e Cordova, dedicati ai centri storici delle città.
E' chiaro che il riciclo al 100% non può esserci - viene detto nei confronti dedicati alle pratiche virtuose - ma fondamentale sarà capire come non sprecare le risorse. Molti sono i progetti, tanti quelli italiani, che provano a tracciare un percorso. Per esempio il 'No Waste' nato da un'intesa tra i comuni di Trento e Reggio Emilia che mira alla creazione di un Piano per la riduzione dei rifiuti con il coinvolgimento anche dei supermercati della grande distribuzione per i prodotti alimentari non utilizzati (si sta studiando anche la formula del ri-uso per l'invenduto). Il progetto 'Prisca', a Vicenza, che cerca di intercettare i prodotti e aumentarne il ciclo di vita attraverso il riutilizzo e la successiva vendita sia all'ingrosso che al dettaglio con ''prospettive economiche e sociali, oltre che sbocchi lavorativi e benefici ambientali''. Oppure in Toscana il 'Chianti Waste less' che tra le particolarità organizza dei mercatini 'svuota-soffitta' e tenta di incrementare gli acquisti 'verdi'. Ma anche un progetto ad hoc per l'area del Mediterraneo, che coinvolge paesi come Ragua e Cordova, dedicati ai centri storici delle città.
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