lunedì 2 dicembre 2013

più alberi e meno delitti, il parco nazionale del Circeo aree nel mirino della criminalità organizzata

Più alberi, meno delitti. L’indice di criminalità nei centri abitati dei parchi nazionali è meno della metà rispetto alla media italiana: il 2,3% contro il 5,7% nazionale. Vale per i reati contro la proprietà (scippi, borseggi, furti) e per quelli contro la persona (minacce, aggressioni, rapine). I dati vengono da Federparchi che – assieme alla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e a Unioncamere – sta organizzando per il ministero dell’Ambiente laconferenza nazionale sul rapporto tra biodiversità, aree protette e green economy.
Dalla ricerca risulta che anche le mafie trovano nella natura tutelata terreno meno fertile. Lo dimostrano in maniera indiretta i dati di due parchi localizzati in aree da sempre nel mirino della criminalità organizzata: il Vesuvio e il Circeo. In queste zone le mafie vengono alimentate soprattutto dal ciclo del cemento abusivo e dalla discarica selvaggia di rifiuti. Eppure all’interno delle aree protette l’indice di valore naturale del suolo (trascinato ovviamente in basso dalla presenza di una discarica) è nettamente più alto rispetto alle zone immediatamente circostanti: nei due parchi di frontiera l’indice di naturalità è quasi tre volte superiore alle aree circostanti. Più in generale nelle aree protette l’indice medio di valore del suolo è elevato: 0,81 rispetto allo 0,69 delle zone vicine. E il dato è in crescita: nel 1990 era 0,77 nei parchi e 0,74 nei territori limitrofi. http://cianciullo.blogautore.repubblica.it/2013/11/29/piu-alberi-meno-delitti/?ref=HREC1-19

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