MAXIEMENDAMENTO E NAVI DA GUERRA - «La super-casta delle spese militari che non conosce la crisi e il rigore che devono sopportare i cittadini italiani che ormai sommano sacrifici a sacrifici, la fa sempre franca e si arricchisce» dichiara il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «Nei commi 21 e 22 del maxi-emendamento del governo ci sono oltre 3 miliardi di euro in 20 anni per interventi nel settore della difesa degli interessi nazionali nel settore marittimo oltre che per sostenere l’industria naval-meccanica.Tradotto, significano finanziamenti per nuove navi militari. Il comma 21 prevede, infatti, 40 milioni nel 2014; 110 del 2015 e 140 dal 2016 e per i successivi vent’anni. A questi si sommano 400 milioni di sostegno previsti al settore aereo navale disposti dal comma 22», denuncia il verde sentito da Ansa. «Con queste stesse risorse utilizzate – continua – nello stesso arco temporale si potrebbe rivoluzionare il settore del trasporto pubblico nelle città italiane che è ormai al collasso oppure finanziare un grande piano per la messa in sicurezze del territorio italaino che è a rischio idrogeologico: priorità velocemente dimenticata dalla politica nonostante il dramma sardo. Di certo finanziare l’acquisto di navi da guerra mentre latitano risorse per la sanità, la scuola la sicurezza come dimostra la denuncia del capo della Polizia sugli organici sottodimensionati è uno schiaffo in faccia all’Italia che fa sacrifici e che soffre a causa della crisi». Sul quotidiano giuridico politico economico LeggiOggi vengono riportati gli emendamenti che hanno ricevuto l’ok in commissione e che dovrebbero esser stati reinseriti nel maxiemendamento finale. Al comma 13 spuntano le cifre denunciate da Bonelli: http://www.giornalettismo.com/archives/1235297/la-legge-di-stabilita-e-il-caos-della-fiducia-in-senato/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento