Ci sono alcuni aspetti poco chiari nella deliberazione n. 225 del 20 novembre 2013 del comune di San Felice Circeo. Ecco cosa scrivevo
il 21 giugno 2013:
Anche il Corriere della Sera (vedere articolo Abusivismo: burocrazia e carte bollate ruspe ferme per l'ecomostro del Circeo Abbattimento bloccato da 8 mesi. Nell'ottobre 2012 erano stati distrutti 16 appartamenti. Poi lo stop http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_giugno_21/ecomostri-burocrazia-ferma-abbattimento-latina-2221782073241.shtml) torna ad occuparsi delle finte demolizioni in pompa magna degli ecomostri del Circeo. Ogni tanto si legge sulle cronache locali che le demolizioni riprenderanno. Il Corriere della sera come gli altri giornali e organi di informazione nazionale ne avevano annunciato la demolizione (vedere http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_novembre_1/circeo-abbattuti-scheletri-2112516618942.shtml) a reti unificate. L'associazione Icittadini contro le mafie avevano svelato quello che forse nessuno aveva visto e ne aveva parlato a Il fatto quotidiano (http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/04/14/parco-del-circeo-dopo-slogan-in-tv-restano-ecomostri-scaricabarile-tra-enti/228353/). Dopo la denuncia dell'associazione sia il comune che il Parco Nazionale del Circeo che Legambiente si accorgevano di come in realtà fosse la situazione. Curiosa la diversa interpretazione di Comune ed Ente Parco: (Comune San FeliceCirceo: “noi come comune siamo soltanto da tramite per fare il lavoro perché in effetti chi finanzia il progetto è l’ente parco nazionale delCirceo e quindi è l’ente parco che bisogna sentire non siamo noi. noi siamo soltanto degli esecutori materiali ora c’è stato un problema tecnico con il parco per cui non ci sono altri finanziamenti”) in quanto smentito dal direttore del parco del Circeo (Direttore del Parco delCirceo Giuliano Tallone “il comune ha dato un’informazione che non è corretta è l’amministrazione comunale quella che esegue la demolizione noi finanziamo la demolizionecon un fondo del ministero dell’ambiente abbiamo dato già da molto tempo devo dire al comune di San Felicela piena disponibilità a finanziare prima parzialmente e poi interamente a finanziare prima già da molto tempo vista la sua importanza “Domanda giornalista: quindi il motivo per il quale è stato è stato abbattuto solo un ecomostro e poi si è bloccato tutto è dovuto al fatto che il comune non sta utilizzando i soldi a disposizione o ancora” Risposta Tallone: dal punto di vista finanziario noi abbiano garantito la copertura dell’intero intervento ci stiamo facendo da alcuni giorni la stessa domande che ci sta facendo lei per cui penso che chiameremo il comune per chiedere notizie dell’avanzamento” http://www.youtube.com/watch?v=iVgILvVwXYU). Nell’articolo di Latina Oggi (Latina Oggi 13 aprile 2013 MA CAPPONI RASSICURA: LE DEMOLIZIONI NON SONO A RISCHIO «Riprenderemo al più presto» L’assessore Capponi le demolizioni degli scheletri di Quarto Caldo, come si vociferava da qualche settimana, erano al palo a causa di alcuni intoppi burocratici. ) si parla di intoppi burocratici, che oltre alla smentita del Direttore del Parco, non rispondono agli atti pubblici (vedere determinazione del Comune di San Felice Circeo registro generale n. 758 del 31/12/2012 pubblicata a marzo 2013http://213.203.143.153/c059025/mc/mc_attachment.php?x=b7477c6b3033bc022c6b1a8bec5cacf8&mc=14379
http://213.203.143.153/c059025/mc/mc_attachment.php?x=b7477c6b3033bc022c6b1a8bec5cacf8&mc=14378 . Insomma si continua a parlarne ma i fatti ritardano, quale sarà il motivo? Forse come chiedeva il Parco qualche anno fa gli ecomostri non saranno più abbattuti ma recuperati?
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