sabato 6 aprile 2013

centrali a Biomasse: giochi sulla salute dei cittadini


Biomasse: giochi sulla salute dei cittadini

Gardone Val Trompia: il comune ottiene l'autorizzazione del progetto di centrale a biomassa da 15 milioni di euro e ora vende la concessione trentennale al miglior offerente



Come al solito tutto viene presentato con le solite panzane: fa bene all'ambiente, crea posti di lavoro, consentirà di curare i boschi degradati e mal gestiti della valle. Poi la realtà è tutt'altra: una speculazione. 

Il Comune di Gardone Valtrompia ha portato a casa l'autorizzazione per un progetto di centrale a biomasse, non una centralina, un mostro da 15 milioni di €.  Ha creato una società Naturenergia (che bel nome, complimenti per l'originalità) con socio minoritario la Beretta (che ha sede nel comune valtrumpilino). La società mista, però si è limitata a commissionare e presentare il progetto e a farselo approvare. Per realizzare il progetto servono 15 milioni di euro e il comune, adducendo la crisi e il patto di stabilità (ma sono novità?) cede la palla ai privati, al miglior offerente

Così il Comune ha intenzione di "scorporare" il business. Si terrà solo la gestione del teleriscaldamento, la carota che serve a far accettare ai cittadini il fatto che privati che non sono neppure della provincia (il Comune si duole che nessuna ditta del calore locale si sia fatta avanbti) si intascheranno un sacco di soldi mentre loro in cambio di uno sconticino sul riscaldamento respirereranno le emissioni della centrale, nanopolveri e composti organici cancerogeni. 
La polpa del business: i superincentivi scandalosi per l'energia elettrica se li godrà una società privata ancora sconosciuta. E lo potrà fare perché c'è il teleriscaldamento, ovvero la "cogenerazione" foglia di fico a coprire le vergogne della insostenibilità ambientale delle centrali a biomasse che - in barba a tutte le premesse - lavorano materiale acquistato sul mercato globale di lontane e lontanissime provenienze anche a scapito del disboscamento. Senza cedere acqua calda le tariffe lucrate sono fortemente ridimensionate. Ma in compenso il camino deve essere prossimo all'abitato per ridurre dispersione di calore e costi di tubazioni.

Una monetizzazione della salute che ripete il "modello bresciano" dove, in una realtà di forte inquinamento industriale (con i terreni al Pcb) e l'aria più cattiva d'Italia si è realizzato il mega inceneritore A2A. Il quale "lavora" rifiuti di un enorme bacino di raccolta producendo una quantità spaventosa di energia in larga misura sprecata dal moment che i bresciani, visto che le tariffe del teleriscaldamento sono convenienti se ne stanno in pieno inverno con le finestre aperte con 27°C. In estate poi tutta questa enormità di calore viene semplicemente dispersa senza alcun risparnmio o utilità.
Va detto anche che Gardone è nella bassa Val Trompia, dove come in tutte le valli in inverno c'è inversione termica e gli strati bassi ristagnano mantenendo l'inquinamento elevato, dove vi sono - nonostante il rallentamento della crisi - una miriade di fabbriche e fabbrichette e in un'area dove altre amministrazioni irresponsabili stanno cedendo alle lusinghe delle biomasse legnose.http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/04/gardone-vt-bs-i-giochi-delle-biomasse.html

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