mercoledì 17 ottobre 2012

discarica Borgo Montello esposizione idrogeno solforato bonifica e stop ai progetti


Dopo decenni di puzza, inquinamento più volte denunciati con scarso esito (Cirilli denuncia 15 anni di assenza delle istituzioni), arriva la certificazione dell’Arpa Lazio  che attesta il diffuso inquinamento almeno dal 2005 nell’area della discarica di Borgo Montello. Contemporaneamente è in corso il processo per inquinamento delle falde che ha ammesso alla costituzione di parte civile (oltre a Legambiente, all’Associazione I Codici e associazione Colombo) anche 11 cittadini abitanti nell’area che sono i veri danneggiati. Ne sono la prova la perdita di valore i vari immobili (case, capannoni agricoli e terreni) ammessi ufficialmente dal comune di Latina che sta per adottare la variante urbanistica proprio per riscatto parziale. Altra prova l’alto numero di malattie anche gravi e mortali (che potrebbero essere riconducibili all’inquinamento della discarica) che hanno colpito quasi tutte le famiglie nel raggio di qualche km dalla discarica. Più volte richiesta l’indagine epidemiologica a Borgo Montello, nonostante le gravi evidenze mediche, non è mai stata effettuata.  Oggi viene diffusa la ricerca dell’idrogeno solforato emesso dai rifiuti che nella discarica di Borgo Montello di 1.196 g/m3, purtroppo, è seconda solo a Malagrotta di H2S (2.999 g/m3). Molto più alta di quelle di Colleferro (0.765 g/m3) e Civitavecchia  (VS 0.113 g/m3). Tale ennesima conferma richiede e sollecita una bonifica urgente dei luoghi della discarica di Borgo Montello e contemporaneamente lo stop a tutti i progetti nell’area che aggraverebbero in modo pericoloso l’esposizione sanitaria. Il coordinamento provinciale dei verdi ecologisti e civici di Latina http://www.verdiecologistipontini.blogspot.it/2012/10/pericolosa-esposizione-idrogeno.html
Silenzio sugli scavi in discarica a Borgo Montello per ricerca fusti tossici
E' passato quasi un mese (era il 20 settembre) da quella famosa riunione del tavolo per la trasparenza per gli scavi sui fusti tossici interrati come tutti sanno nella discarica di Borgo Montello. Lo scopo era di fare chiarezza e di dare le informazioni nel modo corretto ed esaustivo. Il vice sindaco aveva chiuso l'incontro dando appuntamento agli organi di informazione, ai cittadini, alle associazioni per continuare il confronto e l'informazione su tutte le questioni relative ai misteri della discarica. Misteri si fa per dire perchè le varie audizioni in parlamento e in regione confermano (e non ritrattano come qualcuno forse per interesse di parte ha dichiarato) che "nella discarica di Borgo Montello c'era fino agli anni '90 il far west". Oppure le conferme ripetute nei verbali parlamentari dell'epoca, negli interrogatori, nell'analisi dell'Enea, dell'Arpa Lazio, dell'INGV.Bene chi c'era il 20 settembre ricorderà: 1) nessun centesimo è arrivato dalla Regione Lazio per pagare gli scavi e i lavori in corso. Forse la maggioranza della Polverini e del Pdl, della destra e dell'udc, oltre a sbafarsi i soldi degli ospedali e dei disabili, delle famiglie disagiate, dei malati di Sla si è mangiata nei ristoranti pure quelli per la ricerca dei fusti tossici? Tutti i dubbi di associazioni, cittadini e verdi venivano confermati proprio in quella sede dal super esperto. 2) il super esperto dell'INGV aveva spiegato che dopo le analisi sui rifiuti (arrivate giusto il 20) si dovevano reinterrare le buchette (nulla a che vedere con il progetto e il super esperto ne ha spiegato i motivi) ed eseguire nuove indagini sulle masse magnetiche. Dopo 22 giorni, 3 settimane, queste indagini sono state effettuate? quale esito hanno avuto?  3) il super esperto dell'INGV aveva chiarito che la ricerca dei fusti tossici o meglio delle masse metalliche che potevano confermare la presenza dei fusti tossici poteva costare (per gli invasi S2 o S3 o B dove in tanti indicano la probabile presenza dei fusti) poteva costare poche decine di migliaia di euro. Considerato il notevole risparmio per gli scavi non effettuati come da progetto come con ferma il super esperto, i soldi risparmiati devono essere spesi per tali indagini. Anche se il super esperto afferma che sicuramente le masse metalliche dei fusti tossici sono state nascoste dalla camorra sotto altre masse metalliche per confondere le ricerche e quindi non si troveranno mai. 4) l'ex direttore della discarica ha dichiarato (era presente anche il vicesindaco alle sue dichiarazioni ma stranamente non aveva sentito...) che i fusti tritati per non farli rintracciare. Il super esperto (altra stranezza) non sapeva di queste dichiarazioni ufficiali (parlamento e regione) confermava che in tal caso le parti metalliche non saranno mai rintracciate. l'ex direttore invitava proprio per questo a fare le indagini e le analisi del percolato con il monitoraggio delle falde. Perchè i soldi risparmiati per gli scavi non vengono utilizzati (non c'era bisogno di esperti) per tale ricerca? 5) è in corso il processo proprio per inquinamento delle falde si sono costituiti parte civile anche 11 abitanti e proprietari della zona della discarica, perchè non ricercare anche eventuale presenza nelle falde del contenuto dei fusti tossici? 6) sono state presentate le osservazioni alla perimetrazione della discarica di Borgo Montello anche per impedire la realizzazione di impianti perimetrati e i cittadini sono disponibili a continuare il dialogo e a collaborare con l'amministrazione comunale che ha formalmente riconosciuto il forte danno patrimoniale, impatto sulla salute. Non sarebbe il caso di aprire un tavolo di confronto comunale anche su questi progetti in fase di esame e approvazione? Coordinamento provinciale verdi ecologisti e civici di Latina
I cittadini ammessi alla costituzione di parte civile per inquinamento falde discarica Borgo Montello
Importante riconoscimento per 11 cittadini residenti e proprietari di immobili a Borgo Montello nei pressi della locale discarica che sono stati ammessi alla costituzione di parte civile nell’udienza di oggi al Tribunale di Latina. Grande soddisfazione tra gli stessi cittadini che finalmente dopo decenni di inquinamento noto e riconosciuto da tutti, dopo malattie e decessi per malattie che potrebbero essere riconducibili all’inquinamento, dopo la grave perdita di valore degli immobili inizia a vedere riconosciuti una parte dei suoi diritti. Sarà l’effetto Ilva? Il merito dell’avvocato Stefano Noal? O tutto insieme con il grosso lavoro di ricerca svolto dai verdi  che hanno contribuito in modo determinante nella costituzione di parte civile. Grazie ad Angelo Bonelli (presidente nazionale dei verdi e consigliere regionale) e a Ferdinando Bonessio (presidente regionale dei verdi) si è raggiunto questo importante risultato e questo è appunto solo il primo passo verso la bonifica e il risanamento, la giustizia e la verità, il riconoscimento dei diritti civili e sociali. Queste erano le accuse prima dell’udienza di oggi verso gli imputati:  “ Dei reati p. e p. dagli artt. 81,110. 40 cpv e 440 C.P. ... mediante l’omesso controllo circa la sicurezza degli invasi denominati S1, S2, S3, ed SO e mediante la mancata esecuzione di opere di impermeabilizzazione dei citati impianti benché le stesse carenze strutturali fossero note ai predetti attraverso plurimi atti e documenti comunicati in successione alla citata società e per essa agli indagati ( ordinanza n. 36 del del 18.08.98 del Sindaco di Latina; relazione dell’ ENEA del 1995 e del 1996 commissionata dal Comune di Latina,; plurime comunicazioni dell’ ARPA Lazio in ordine agli accertamenti tecnici effettuati nel sito ), determinando di conseguenza reiterati fenomeni di fuoruscita del percolato dai siti indicati, percolato contenente tra l’altro sostanze pericolose quali piombo, rame e zinco determinavano l’adulterazione e la contraffazione delle acque di falda poste in prossimità del detto sito rendendole pericolose per la salute pubblica. ” e questa la cronologia della discarica di Borgo Montello da http://pontiniaecologia.blogspot.it/2012/10/cronologia-discarica-di-borgo-montello.html:
Discariche, analisi sui valori di idrogeno solforato http://www.latina24ore.it/latina/49637/discariche-analisi-sui-valori-di-idrogeno-solforato
17/10/2012, di Redazione (online).
http://www.latina24ore.it/wp-content/uploads/discarica_generica_7635swt-300x276.jpgNell’area della discarica di Malagrotta, a Roma, si raggiungono le più alte concentrazioni di H2S (2.999 g/m3) Idrogeno Solforato, uno dei gas emessi dai rifiuti.
La discarica di Colleferro (Roma) raggiunge valori di concentrazione di H2S quasi sette volte più elevati rispetto a quella di Civitavecchia (0.765 g/m3 VS 0.113 g/m3), nonostante i due siti siano molto simili. I risultati sono contenuti in uno studio epidemiologico Eras Lazio sulla stato di salute della popolazione esposta a processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Lazio. Lo studio è stato realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio.
I livelli di concentrazione massimi di H2S stimati per la discarica di Latina raggiungono il valore di 1.196 g/m3, mentre per la discarica di Roccasecca(la cui area e circa 24 volte piu piccola) il valore più alto e di 0.314 g/m3.

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