AL COMUNE DI PONTINIA
All'Assessore alla Sanità
oggetto: informazioni errate
sull'arsenico nell'erogazione di acqua “presunta” potabile
Le dichiarazioni riportate oggi nelle
cronache di Pontinia e attribuite al Signor Assessore alla Sanità in
merito alla presenza di arsenico nell'erogazione di acqua “presunta”
potabile sono chiaramente errate e andrebbero rettificate.
Non si scherza con i servizi pubblici e
soprattutto con la salute umana.
Da diversi anni (dal 2005),
inutilmente, chiedo che il Comune di Pontinia, in quanto massimo
responsabile della salute pubblica, svolga il Suo compito di dare
corrette e tempestive informazioni in materia di sanità.
Il contenuto oggi riportato nella
stampa evidenza l'ignoranza in materia che, come dimostrano le
notizie, tardive che arrivano dalla Regione Lazio e dalle inchieste
delle Procure di Viterbo e Latina per l'esplosione di tumori
compatibili con la presenza di arsenico nelle pubbliche di acqua e i
conseguenti decessi.
Evidentemente non sono bastate le
nostre richieste di notizie e informazioni inviate anche nel corso
degli anni al Comune di Pontinia che continua ad ignorarle, sintomo
di incapacità a dialogare.
Desidero ricordare che, vista la grave
inadempienza del comune di Pontinia, è stato in seguito alle mie
richieste all'ArpaLazio e alla Asl che sono state effettuate le
analisi sull'acqua che per anni erano state svolte in misura
inferiore al dovuto per legge. Addirittura nel 2010 non le avevano
fatte per nulla e dopo la mia richiesta le prime non sono risultate
sufficienti e quindi si sono dovute ripetere. Il tutto nell'assoluta
inadempienza del comune di Pontinia.
Poi quest'anno la Asl (che in seguito
alla mia richiesta aveva provveduto oltre che ad effettuare le
analisi anche a pubblicarle nel sito) di nuovo ha oscurato i dati
sull'arsenico e le ha pubblicate in seguito all'esposto dei verdi.
Senza dimenticare che nel 2010, dopo le
mie richieste, la Asl emetteva informazioni errate e false
sull'arsenico, seguivano esposti dei verdi, anche in seguito della
presa di posizione dell'ordine dei medici. Le informazioni venivano
corrette e sostituite il responsabile dei gravi errori.
Sempre in seguito ad esposti e
richieste la Asl informava (vedere nota ufficiale sul sito della Asl
http://www.asl.latina.it/componenti/actions.php?action=view&Id=757&fs=docazi)
su quali provvedimenti emettere a tutela della salute pubblica quando
il livello di arsenico veniva compreso tra 10 e 20 µg/L.
Avendo
raggiunto tale limite sono state avvertite le aziende alimentari
(bar, ristoranti, tavole calde, forni, ecc.) della zona di Piazza
Indipendenza delle precauzioni da prendere?
Si
chiede quindi, di informare le aziende, ma anche la popolazione in
modo corretto e senza rischiare eventuali denunce per inadempienze o
per omessa o errata informazione.
Si
amministra con gli atti e non con comunicati, dichiarazioni e
conferenze stampa con dati sbagliati e quindi oltremodo pericolosi
per la salute umana.
Ringraziando
per l'attenzione si inviano distinti saluti.
Giorgio
Libralato
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