Rifiuti Roma, Sottile: la discarica
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di Mauro Evangelisti
ROMA - Nella futura discarica di Monti dell’Ortaccio potranno essere portati solo rifiuti già trattati. Ma c’è un problema: attualmente almeno il 25 per cento continua ad andare in discarica così com’è, senza trattamento.Certo, Ama e Colari si sono impegnate ad aumentare il lavoro dei quattro Tmb (impianti di trattamento meccanico biologico). Ma il prefetto Goffredo Sottile, commissario per l’emergenza rifiuti che ha preso la discussa decisione di realizzare la nuova discarica provvisoria a Monti dell’Ortaccio, è il primo a riflettere: «Il giorno in cui aprirà la discarica provvisoria, il primo gennaio 2013, ancora ci sarà una parte di rifiuti non trattata. Dove saranno portati? Da qualche altra parte, di certo non a Monti dell’Ortaccio. Sarà un problema che dovrà affrontare qualcun altro. Il mio compito finisce con l’apertura della discarica provvisoria. Ma due cose sono chiare: lì possono andare solo rifiuti trattati; per il primo gennaio 2013 non tutti i rifiuti raccolti a Roma saranno trattati».
Prefetto, ha visto che Comune, Provincia e Regione sono contrari a Monti dell’Ortaccio.«Sono contrari? In conferenza dei servizi, che si riunirà nel giro di quindici giorni, potranno fare le loro osservazioni. Potranno dire no, però non basterà un no: bisognerà dare ragioni tecniche e portare proposte alternative. Non basta dire che a Valle Galeria la popolazione ha già pagato a sufficienza».
Però è vero. Perché portare un altro impianto a fianco della discarica più grande d’Europa?
«È stata una decisione quasi obbligata. Con i tempi che abbiamo, era l’unica soluzione che ci può aiutare».
Perché non fate la gara pubblica? Non sarebbe più trasparente?
«Forse non è chiara una cosa: questa è l’opera di un privato. È un imprenditore che propone di realizzare una discarica e chiede l’autorizzazione».
Il suo predecessore, Pecoraro, avrebbe fatto la gara in nome della trasparenza.
«Questa è una situazione differente. Per noi Cerroni è uno strumento. E poi di cosa stiamo parlando? Malagrotta chiude il 31 dicembre, non ci sono proprio i tempi per fare la gara».
La popolazione di Valle Galeria è infuriata.
«Ricordiamo per piacere che a Monte dell’Ortaccio andranno solo rifiuti trattati, non ci sarà nocumento per il territorio. Per questo auspico l’intervento di Ama. In una società in cui insieme al privato c’è anche il pubblico ci sono più garanzie che non si guarderà solo al profitto, ma anche alla qualità del servizio. E poi sarà creato un comitato di controllo per verificare come funzionerà la discarica provvisoria».
Come farà il sindaco Alemanno, che dice no a Monti dell’Ortaccio, a dire ad Ama di fare l’accordo con Cerroni per la discarica a Monti dell’Ortaccio?
«Una volta che la decisione sarà passata in conferenza dei servizi, allora sarà nell’interesse del sindaco Alemanno assecondare questa soluzione della società a capitale misto, sarà nell’interesse pubblico non lasciare tutto al privato».
Prefetto, sa che l’accusano di essere stato troppo tenero con Cerroni?
«Per la verità da qualche parte qualcuno ha detto che ho preso pure i soldi... Ma che stiamo scherzando? Ripeto: per me Cerroni in questo momento è lo strumento per trovare una soluzione entro il 31 dicembre. Se qualcuno ha proposte alternative, si faccia avanti».
A Valle Galeria hanno già organizzato tre presidi. Come si supereranno le proteste della gente?«Questo proprio non spetta a me. Semmai sarebbe un problema di ordine pubblico, ma spero che non diventi in problema di ordine pubblico».
Conferenza dei servizi tra 15 giorni, contestazioni, avvio dei lavori. Ma davvero Monti dell’Ortaccio sarà pronta prima della scadenza della proroga di Malagrotta, vale a dire il 31 dicembre?
«Cerroni dice che in sessanta-novanta giorni si può fare. Diciamo che faremo in tempo per un pelo. Certo, non si può perdere altro tempo. Ma questa è l’unica strada se non vogliamo vedere Roma invasa dai rifiuti. Ecco, chi dice no, comprenda che l’alternativa è Roma invasa dai rifiuti. Gli enti locali possono pure dire no, però poi ci diano una soluzione».
Altro scoglio: prima di aprire Monti dell’Ortaccio, Comune e Provincia dovranno scegliere il sito per la discarica definitiva. Alemanno e Zingaretti insieme riusciranno a scegliere un sito, a pochi mesi dalle elezioni?
«Perché fa a me questa domanda? Mi auguro di sì. Ma non spetta a me rispondere, io devo solo individuare e realizzare una discarica provvisoria».
Subito dopo l’insediamento, lei indicò il sito di Pian dell’Olmo. È vero che si sentì sicuro di quella scelta perché tutti gli enti locali inizialmente le dissero di sì?«Diciamo che non mi ricordo».
Prefetto, ha visto che Comune, Provincia e Regione sono contrari a Monti dell’Ortaccio.«Sono contrari? In conferenza dei servizi, che si riunirà nel giro di quindici giorni, potranno fare le loro osservazioni. Potranno dire no, però non basterà un no: bisognerà dare ragioni tecniche e portare proposte alternative. Non basta dire che a Valle Galeria la popolazione ha già pagato a sufficienza».
Però è vero. Perché portare un altro impianto a fianco della discarica più grande d’Europa?
«È stata una decisione quasi obbligata. Con i tempi che abbiamo, era l’unica soluzione che ci può aiutare».
Perché non fate la gara pubblica? Non sarebbe più trasparente?
«Forse non è chiara una cosa: questa è l’opera di un privato. È un imprenditore che propone di realizzare una discarica e chiede l’autorizzazione».
Il suo predecessore, Pecoraro, avrebbe fatto la gara in nome della trasparenza.
«Questa è una situazione differente. Per noi Cerroni è uno strumento. E poi di cosa stiamo parlando? Malagrotta chiude il 31 dicembre, non ci sono proprio i tempi per fare la gara».
La popolazione di Valle Galeria è infuriata.
«Ricordiamo per piacere che a Monte dell’Ortaccio andranno solo rifiuti trattati, non ci sarà nocumento per il territorio. Per questo auspico l’intervento di Ama. In una società in cui insieme al privato c’è anche il pubblico ci sono più garanzie che non si guarderà solo al profitto, ma anche alla qualità del servizio. E poi sarà creato un comitato di controllo per verificare come funzionerà la discarica provvisoria».
Come farà il sindaco Alemanno, che dice no a Monti dell’Ortaccio, a dire ad Ama di fare l’accordo con Cerroni per la discarica a Monti dell’Ortaccio?
«Una volta che la decisione sarà passata in conferenza dei servizi, allora sarà nell’interesse del sindaco Alemanno assecondare questa soluzione della società a capitale misto, sarà nell’interesse pubblico non lasciare tutto al privato».
Prefetto, sa che l’accusano di essere stato troppo tenero con Cerroni?
«Per la verità da qualche parte qualcuno ha detto che ho preso pure i soldi... Ma che stiamo scherzando? Ripeto: per me Cerroni in questo momento è lo strumento per trovare una soluzione entro il 31 dicembre. Se qualcuno ha proposte alternative, si faccia avanti».
A Valle Galeria hanno già organizzato tre presidi. Come si supereranno le proteste della gente?«Questo proprio non spetta a me. Semmai sarebbe un problema di ordine pubblico, ma spero che non diventi in problema di ordine pubblico».
Conferenza dei servizi tra 15 giorni, contestazioni, avvio dei lavori. Ma davvero Monti dell’Ortaccio sarà pronta prima della scadenza della proroga di Malagrotta, vale a dire il 31 dicembre?
«Cerroni dice che in sessanta-novanta giorni si può fare. Diciamo che faremo in tempo per un pelo. Certo, non si può perdere altro tempo. Ma questa è l’unica strada se non vogliamo vedere Roma invasa dai rifiuti. Ecco, chi dice no, comprenda che l’alternativa è Roma invasa dai rifiuti. Gli enti locali possono pure dire no, però poi ci diano una soluzione».
Altro scoglio: prima di aprire Monti dell’Ortaccio, Comune e Provincia dovranno scegliere il sito per la discarica definitiva. Alemanno e Zingaretti insieme riusciranno a scegliere un sito, a pochi mesi dalle elezioni?
«Perché fa a me questa domanda? Mi auguro di sì. Ma non spetta a me rispondere, io devo solo individuare e realizzare una discarica provvisoria».
Subito dopo l’insediamento, lei indicò il sito di Pian dell’Olmo. È vero che si sentì sicuro di quella scelta perché tutti gli enti locali inizialmente le dissero di sì?«Diciamo che non mi ricordo».
Sabato 25 Agosto 2012 - 08:42
Ultimo aggiornamento: 13:33
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