lunedì 22 marzo 2010

libera acqua in libero stato no alla privatizzazione

Cronaca | Paola Zanca
"Libera acqua in libero stato: no alla privatizzazione"
21 marzo 2010
Contro corteo a Roma: "Caro-tariffe del 64%"

Di azzurro, qui c’è solo l’acqua. Dipinta sulle guance, disegnata sui rubinetti di cartapesta. Sono quelli che il governo ha deciso di chiudere. A tutti quelli che non pagano. Ieri, per le strade di Roma, una gran folla di persone - 200mila secondo gli organizzatori - è venuta a dire che per l'acqua soldi non ne vuole dare: perchè è un bene di tutti. Chiedono un referendum per abrogare il decreto approvato dal governo (con tanto di fiducia) che stabilisce che entro dicembre 2011 la gestione del servizio idrico dovrà aprirsi al mercato, con quote del 40% di capitale privato. "Sindaco, svegliati, l’acqua non è più tua", gridano i manifestanti. Di sindaci, in piazza, ce ne sono tanti. Agliana, Modica, Vittoria, Melilli, Lanuvio, alcuni dei gonfaloni in testa al corteo. Bengasi Battisti il sindaco lo fa a Corchiano, un paese in provincia di Viterbo. É del Pd. "Il mio partito non ha aderito alla manifestazione – dice – ma io sono qui lo stesso". Battisti è uno dei 200 primi cittadini – alcuni anche del Pdl – che fanno parte del Coordinamento enti locali per l’acqua pubblica. Tutti hanno votato ordini del giorno o inserito nello statuto comunale il principio per cui l’acqua è un bene comune, privo di rilevanza economica ed è un diritto dell’uomo.

Hanno ben chiaro in testa che cosa significa privatizzazione: "Diminuiscono gli investimenti da 2 miliardi a 700 milioni di euro – spiega il sindaco – Si perde il 30% dei posti di lavoro, aumentano del 20% le perdite d’acqua e le bollette lievitano del 64%". Numeri che parlano da soli. E infatti, dice Battisti, "su questo, la gente è con noi". La gente, per esempio, è Gianni Fabiani. Settantaquattro anni, pensionato, iscritto alla Cgil, viene da Treviso. "La vede questa goccia?", dice indicando il blu che ha dipinto sulla guancia. "Se la diamo in mano agli strozzini ce ne lasceranno un po’ o dovremo pagare tutto?". Quando gli chiedi la differenza tra questo corteo e quello del Pdl fa la faccia scura: "Quelli hanno un interesse forte per loro, noi per la comunità. Ma siamo vigili, non passeranno". Vigile, e parecchio arrabbiata, è anche Antonella Renzullo, 54 anni da Portici. È a Roma con il Comitato beni comuni della sua città, a sostenerli c’è anche la parrocchia. "Per molti di noi – racconta – questo viaggio è come un pellegrinaggio: il mondo è pieno di persone assetate dalle multinazionali, noi rischiamo di fare la stessa fine".

Colpa dell'arroganza del governo: "In Parlamento c’è depositata una proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da 500mila cittadini, che definisce l’acqua bene comune e dice che va gestita senza profitto. E il governo che fa? Mette la fiducia su un decreto che impone tutto il contrario". E gli italiani in piazza per il Pdl? "Ognuno è libero di manifestare per chi crede. Ma c’è chi è venuto qui a proprie spese e chi per arrivare a Roma ha preso i soldi. Il potere economico compra anche le coscienze". "Lucrare sui bisogni primari – le fa eco Elena, 28 anni, di Capannori, provincia di Lucca – è l'apice di una politica che è solo tutela dell'interesse privato e non della collettività". I numeri sono strani. In tanti (nemmeno troppi) a difendere uno. In pochi (nemmeno troppi) a pensare a tutti.

Da il Fatto Quotidiano del 21 marzo

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Vabbè Libralato togliamo Berlusconi e chi ci mettiamo Tombolillo? Pedretti? Sperlonga? Manca un'alternativa, se ci fosse alternativa non ci sarebbe Berlusconi così come a Pontinia manca un'alternativa a Tombolillo. Sarebbe il caso di fare meno chiacchere alla "Di Pietro" e + fatti concreti, meno polemiche e piu' spirito costruttivo. Alfio

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
Dobbiamo ringraziare Di Resta e Moscardelli per l'intervento sulla piazza di Sabaudia, noi concordiamo con loro che il restauro debba avvenire ripsettando fedelmente l'originale.
Come per dire il Colosseo, bello è cosi, se eventualmento lo dovessero intonacare sicuramente perderebbe il suo fascino

giorgio libralato ha detto...

Ringraziamo sempre la destra per aver mercificato perfino l’acqua, oltre alla dignità. Non ci sarebbero i padroni senza i servi

Anonimo ha detto...

Ringraziamo Libralato perchè chi non la pensa come lui è un servo. Però vogliamo ricordare a Libralato che il vice-sindaco del Comune di Pontinia Subiaco durante l'ultimo consiglio comunale si è espresso favorevolissimo alla Turbogas che - ha detto - porterà benessere ed occupazione. Libralato ovviamente su questo non ha da dire nulla? E' tutto normale? Libralato andate a prendere per il culo qualcun altro. Per la politica siete disposti a tutto....
Ciccio

giorgio libralato ha detto...

Come sempre la propaganda della destra è in azione vende pentole, compra i manifestanti…. Sulla questione turbogas è già stato risposto a quanto richiesto. Non siamo disposti a cedere alla destra, né l’acqua, né l’aria né altri diritti, né la matematica. Questa non è politica anche se voi la scambiate per tale è dignità

Anonimo ha detto...

ci sei rimasto solo tu a fare i discorsi destra e sinistra, siete tutti uguali!

Anonimo ha detto...

Vi siete mai chiesti come mai i Verdi in Francia sono il 3° partito in ordine di importanza mentre in Italia sono l'ultimo? Evidentemente si sono appiattiti su posizioni vetero-comuniste che poco hanno a che fare con le tematiche ambientaliste. Valerio

giorgio libralato ha detto...

Al contrario, i verdi in Francia hanno posizioni molto più a sinistra che in Italia. Lo stesso in Germania. Comunque come ho già scritto non mi rappresenta certo quella che voi definite sinistra. Anche in parlamento della sinistra non c’è traccia