Proposta la pubblicizzazione del servizio e la revisione del management, ma la società non si rimette alla maggioranza dei primi cittadini
Dribblati e lasciati con un nulla di fatto i sindaci oggi riuniti nell'assemblea Acqualatina per presentare un documento atto ad affermare l'avvio del percorso di pubblicizzazione del servizio, la revisione del management interno e il "No" all'aumento tariffario. Ma il socio privato non ha voluto sentire le ragioni dei 18 sindaci firmatari, ossia i primi cittadini di Formia, Minturno, Sezze, Priverno, Pontinia, Roccasecca dei Volsci, Roccagorga, Castelforte, Maenza, Cori, Norma, Sermoneta, Lenola, Santi Cosma e Damiano, Nettuno, Latina, Terracina, Cisterna di Latina, Amaseno (il sindaco di Aprilia era assente ma probabilmente aderirà alla proposta). Ma il socio privato, che detiene il 49% delle quote, ha eccepito sulla possibilità che i sindaci avessero di votare il documento proposto. Tenendo conto dei Comuni che non hanno aderito (Gaeta, Sperlonga, Monte San Biagio e Fondi), il socio di minoranza ha superato la compagine dei sindaci che, ad ogni modo, continuano a rappresentare la maggioranza della parte pubblica e di conseguenza la maggior parte dei cittadini che usufruiscono del servizio. Si è rotta così, come già successo in passato, quella regola implicita secondo cui il socio privato si rimette alla volontà pubblica e dunque alla rappresentanza dei cittadini. http://www.latinaoggi.eu/news/news/24115/dribbling-di-acqualatina-ai-sindaci--la-spa-dice--no--al-documento-del-socio-pubblico.html
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