Oggi, a pochi giorni dalla Pasqua, l’associazione Essere Animalilancia il video “Dentro le mura di un macello di agnelli”, girato in uno stabilimento italiano, questa volta, senza telecamere nascoste. Gli addetti alla macellazione, consapevoli di essere ripresi, non sono stati intimoriti dagli operatori; hanno continuato a svolgere il lorolavoro con la stessa brutalità e la stessa insensibilità di sempre.
Per favorire la discesa dal camion, viene usato uno dei cuccioli, che preso per una zampa, viene trascinato all’interno del macello; è una tecnica spregevole perché va ad agire sulla psicologia dei giovani e ingenui agnelli, che vedendo portar via un loro simile, si accingono a seguirlo senza indugio. Rinchiusi in box di acciaio, inizia la mattanza: vengono storditi, sgozzati e appesi a ganci di ferro a testa in giù per favorire il dissanguamento. Tutto avviene davanti agli occhi di altri piccoli agnelli, che man mano assistono alla morte dei loro compagni. Proviamo ad immaginare di essere chiusi in una stanza senza possibilità di fuga, dove assistiamo impotenti all’uccisione seriale di altri uomini davanti ai nostri occhi, l’odore di sangue si fa pungente, cosa proveremmo? Ansia, paura, disperazione: le stesse identiche emozioni dei poveri agnelli e di tutti gli altri animali considerati da reddito . Potrete trovare ancora le più disparate giustificazioni alla vostra voglia di mangiare carne, ma non potrete negare che gli altri animali provano le nostre stesse emozioni. il fatto quotidiano 31 marzo 2015
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