domenica 9 febbraio 2014

Socialisti e verdi Ue in attacco su target Ue clima per 2030 Appello a Commissione e governi anche da industria eolico e Wwf

ANSA) - STRASBURGO, 5 FEB - Socialisti e verdi europei all'attacco di governi e Commissione Ue dopo il voto dell'Europarlamento, per alzare la posta degli obiettivi al 2030 ad "almeno" tre target vincolanti: il 40% di riduzione della CO2, il 30% di energia da rinnovabili e il 40% di efficienza energetica. Non risparmia gli affondi anche l'industria eolica europea (Ewea), secondo cui la direzione indicata da Strasburgo rappresenta "uno schiaffo" per l'esecutivo Ue e la sua "anemica proposta", mentre il Wwf parla di un "segnale forte". "Il Parlamento europeo, guidato dagli eurodeputati progressisti, ha mostrato la strada per una politica che farà risparmiare miliardi di euro, assicurare la sicurezza energetica e creare posti di lavoro decenti" afferma il gruppo dei socialisti europei, che insieme a verdi e parte di liberali e popolari ha approvato la risoluzione di oggi. "Il Parlamento sconfessa la posizione miope e regressiva della Commissione europea" aggiungono gli esponenti di Green Italia, Francesco Ferrante e Monica Frassoni, copresidente del Partito Verde europeo, che come Andrea Zanoni(Pd), parlano di "pressioni" da parte delle grandi industrie. Tira le somme Francesco De Angelis (Pd): "L'importazione di petrolio e gas costa all'Unione europea più di 500 miliardi di euro, è arrivato il momento di cambiare rotta".

L'industria eolica europea ricorda che "un target ambizioso per le rinnovabili può fornire 570mila posti di lavoro", mentre il Wwf Italia parla di un "segnale forte" dall'unico organo Ue "democraticamente eletto", la cui posizione quindi "deve pesare nei prossimi Consigli dei ministri e dei capi di Stato e di governo europei", che ne discuteranno a marzo. (ANSA)
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