ROMA - Nuova frenata a gennaio dei consumi elettrici. Secondo i dati di Terna, lo scorso mese l'energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,9 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 4% rispetto a gennaio dello scorso anno. Depurata dagli effetti di calendario e temperatura, la variazione della domanda elettrica di gennaio 2014 diventa -2,5%. Rispetto a gennaio 2013, infatti, si è avuto un giorno lavorativo in meno e una temperatura media mensile superiore di circa due gradi.
La domanda è stata soddisfatta per l'84,2% con produzione nazionale e per la quota restante (15,8%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è calata del 4,9% rispetto a gennaio 2013. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+40,5%) e geotermica (+4,8%). Sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dello scorso anno quella fotovoltaica (+0,4%). In calo, invece, le fonti termoelettrica (-13,0%) ed eolica (-2,5%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2014 rispetto al mese precedente è risultata negativa dello 0,3%. Il profilo del trend, conclude Terna, si mantiene decrescente.
La domanda è stata soddisfatta per l'84,2% con produzione nazionale e per la quota restante (15,8%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,9 miliardi di kWh) è calata del 4,9% rispetto a gennaio 2013. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+40,5%) e geotermica (+4,8%). Sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dello scorso anno quella fotovoltaica (+0,4%). In calo, invece, le fonti termoelettrica (-13,0%) ed eolica (-2,5%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2014 rispetto al mese precedente è risultata negativa dello 0,3%. Il profilo del trend, conclude Terna, si mantiene decrescente.
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