sabato 8 febbraio 2014

petizione al parlamento europeo in difesa del patrimonio ambientale di Sabaudia e del Parco Nazionale del Circeo contro centrali a biogas e biomasse

L’amministrazione comunale di Sabaudia guidata dal sindaco Maurizio Lucci conferma anche in merito al rischio dei progetti delle centrale a biogas e a biomasse, dimostrati scientificamente, con effetti dannosi sull’agricoltura, l’ecosistema, le emissioni in atmosfera, l’inquinamento delle falde e l’impoverimento dei terreni. Infatti nell’articolo di oggi “impianti a biomasse il comune pensa al Mab” nella pagina di Sabaudia nel quotidiano Latina Editoriale Oggi, firmato da Maria Sole Galeazzi si impegna a difendere il gioiello ambientale di Sabaudia. Infatti il comune di Sabaudia comprende oltre alla foresta del Circeo, ai laghi, le dune, a gran parte del territorio interno allo stesso Parco Nazionale del Circeo, anche capolavori dell’architettura dell’epoca razionalista, il paesaggio rurale di notevole importanza e qualità. Giustamente il sindaco di Sabaudia vuole migliorare l’offerta turistica del suo comune, migliorando gli accessi al mare con diverse possibilità anche per i cittadini diversamente abili, anche difendendo il riconoscimento dell’Unesco che potrebbe essere minacciato da interventi come quelli delle centrali a biomasse e a biogas. Per collaborare attivamente con il sindaco Lucci e la sua amministrazione dal proliferare di impianti a biogas e biomasse incompatibili con il territorio, associazioni, tra le quali Sabaudia Futura, e cittadini proporranno una serie di iniziative che saranno presto concretizzate. Si auspica che vengano almeno adottate le linee guide contro tali centrali concordate dai comuni di Maenza, Pontinia, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca, Sonnino, in un consiglio comunale aperto e allargato proprio nella piana di Farneto (delibera consiglio comunale di Maenza n. 11 del 2013). Verrà proposto inoltre l’adozione di un particolare regolamento energetico e ambientale per scongiurare tali iniziative. Si sta completando inoltre la petizione europea in difesa del patrimonio ambientale di Sabaudia e del Parco del Circeo contro queste centrali che porterebbero nocumento e danni all’ambiente. La petizione inoltre richiama il mancato rispetto della direttiva europea 2011/91/UE nelle autorizzazioni già rilasciate dalla provincia di Latina. La direttiva 2011/91/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011 è concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati; nonchè l’ Art. 6. Procedura abilitativa semplificata e comunicazione per gli impianti alimentati da energia rinnovabile  Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28. Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. (G.U. n. 71 del 28 marzo 2011). Anche l’amministrazione comunale di Sabaudia, considerando l’impegno dimostrato finora in materia di tutela dell’ambiente, certamente farà propria tale petizione nei confronti delle autorizzazioni rilasciate dalla provincia di Latina che sembrano finora passate inosservate. Si tratta del Rilascio dell’AUTORIZZAZIONE UNICA, ai sensi dell’art.12 del D. Lgs. 387/03 –L.R. 42/90 – D.Lgs. n° 152/06 e s.m.i., alla Soc. FI.DES s.s. per la costruzione ed esercizio di una centrale di cogenerazione, alimentata da olii vegetali, per la produzione di energia elettrica, di potenza pari a 995 Kw, da realizzarsi in SABAUDIA, Loc B.go San Donato, Via Portosello n° 10 (F. 2, p.lle 335, 336, 115), nonché delle relative opere accessorie e di connessione alla rete nazionale, con elettrodotto inferiore a 500 mt. A.U. FI.DES B.go San Donato.pdf
Rilascio dell’AUTORIZZAZIONE UNICA, ai sensi dell’art.12 del D. Lgs. 387/03, alla Società Cooperativa Agricola Centro Lazio per la costruzione ed esercizio di una centrale per la produzione di energia elettrica e termica, alimentata da Biomasse, di potenza pari a 999 Kw, da realizzarsi in SABAUDIA, Via S. Isodoro (N.C.T. F. 114 p.lla 35). A.U. Coop. Agricola Centro Lazio.pdf

Le centrali, a biogas e a biomasse, lo dimostra, l’esperienza “modello” di Borgo Bainsizza, oltre alla letteratura scientifica e a numerosi incidenti sia in Italia che all’estero che mettono a rischio la salute e l’incolumità, ha diversi problemi. Partendo dalla fideiussione rilasciata da una società che non ne aveva i titoli e che poi è fallita mettendo a rischio la comunità che in caso di incidente (o di chiusura anticipata dell’attività) non verrebbe nemmeno risarcita. Di sviste in merito alle autorizzazione relative alle centrali elettriche ne sono state segnalate diverse, partendo da particelle inesistenti, da Enti pubblici titolari di diritti sui terreni che non risultano interpellati, titoli di proprietà o disponibilità dei suoli non accertata nel modo corretto. Anche tutti gli esami dell’Arpa Lazio, relativi alla centrale a biogas “modello”, testimoniano che in nessun caso tanto le emissioni in atmosfera quanto gli scarichi dei liquami siano stati conformi alla norma. Nel proliferare incondizionato di tali centrali favorito e auspicato dalla provincia di Latina l’Arpa Lazio avrebbe grosse difficoltà a controllare le emissioni delle centinaia di centrali elettriche che stanno nascendo.  

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