sabato 8 febbraio 2014

Latina rifiuti aumento del costo del servizio di raccolta rifiuti, caccia al pef leggero, Rida aumenta il costo

Fissata per oggi una riunione del gruppo di maggioranza con i vertici di Latina Ambiente Rifiuti, caccia al Pef leggero Si cerca la strada per contenere i costi del servizio, ma è un’impresa disperata GLI IMPREVISTI RIDA DI APRILIA ALZA LA TARIFFA DI CONFERIMENTO E SPUNTA ANCHE IL BENEFIT AMBIENTALE PER COLLEFERRO DI ALESSANDRO PANIGUTTI Il gruppo consiliare di maggioranza si riunisce oggi a mezzogiorno con i vertici di Latina Ambiente per cercare di definire la linea da seguire nella predisposizione del Piano economico e finanziario per il servizio dei rifiuti. Non sarà una riunione allegra e nemmeno una passeggiata, perché le scelte gestionali, qualunque saranno, andranno a pesare sulle bollette, e l’inter - rogativo della vigilia è quello di sempre: i cittadini pagheranno di meno o di più? Una domanda a risposta chiusa, come si usa dire per i quiz di ammissione all’u n ive r s i t à . L’ultima novità, quella della concessione dell’au - mento tariffario a Rida Ambiente da parte della Regione Lazio, vale da sola un incremento dei costi pari a circa 3 milioni di euro, perché il costo di conferimento dei rifiuti ne ll ’impianto di trattamento meccanico biologico passerà da 97 a 108 euro per tonnellata, più l’aggiunta dell’aggiorna - mento dell’indice Istat (retroattivo per il 2013), più il 4% sul totale dei costi di conferimento da inserire nella voce «benefit ambientale » per il Comune di Colleferro, dove vengono bruciati i residui di lavorazione dell’impianto Tmb di Rida Ambiente. Difficile pronosticare che Comune e Latina Ambiente possano riuscire a trovare il modo di compensare l’aggravio dei costi che incombe sul prossimo Pef. Tanto più che alla variabile impazzita e imprevista di Rida Ambiente vanno aggiunti i costi che la spa dei rifiuti sostiene per l’aumento del carburante da trazione, quelli per la manutenzione di un parco mezzi vetusto ma che sarebbe sciocco rinnovare a un anno dalla scadenza dei termini del mantenimento in vita della società. L’unica soluzione percorribile sembra essere quella di rinunciare al conferimento dei rifiuti nello stabilimento Rida di Aprilia, ma per farlo è necessario raggiungere una quota percentuale di differenziata (65%) che attualmente è troppo distante dallo standard del Comune di Latina, attestato sul 34,5%. La dirigenza della spa assicura che nelle prossime settimane sarà avviata la raccolta differenziata anche nei quartieri Q4 e Q5 (era ora), ma è improbabile che l’iniziati - va possa garantire il raggiungimento del traguardo di quota 65% . Secondo qualche indiscrezione la spa si accontenterebbe di vedersi garantire dal Comune lo stesso Pef dell’ultimo anno, ovvero 22 milioni di euro, ma le speranze di poter garantire il servizio con quel budget sono risicate, soprattutto alla luce delle sopravvenienze appena elencate. Ma nelle pubbliche amministrazioni sono capaci di tutto, anche di barare. Così l’ultima risorsa per potersi presentare a testa alta al giudizio dei cittadini potrebbe essere quella di sottrarre qualche servizio a Latina Ambiente e bypassarlo ad imprese esterne, sgravando il Pef dei rifiuti. Ma a pagare, e forse anche qualcosa di più, come vediamo fare con la gestione del verde pubblico, sarebbero sempre i cittadini. Chissà se qualcuno avrà invece l’ardire di proporre di concentrare davvero tutti i servizi della cosiddetta igiene ambientale nelle mani di Latina Ambiente ottenendo dalla spa una riparametrazione globale dei costi, ottenendo così un possibile risparmio. E se fosse l’uovo di Colombo? Latina Editoriale Oggi 7 febbraio 2014

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