http://www.corrieredilatina.it/news/ambiente/3424/Fitodepurazione-contro-l-inquinamento--parte.html
Volge al termine a Fogliano il progetto del Parco basato sul ripristino dell’ecosistema-filtro. A Latina le vasche per salvare la Marinal progetto sperimentale di fitodepurazione per le acque della Pianura Pontina è quasi ultimato, almeno nella parte di Fogliano dove i lavori sono stati svolti dall’Ente Parco del Circeo. Il cantiere abbandonerà il campo a maggio 2014, mentre inizierà la fase di informazione ambientale nelle scuole che hanno aderito alla campagna del Parco per la divulgazione degli effetti di questo programma. Il progetto si chiama Life Rewetland ed è stato realizzato nella parte di competenza dell’Ente attorno a Fogliano (nell’area compresa tra la strada Litoranea, il lago di Fogliano e il tratto terminale del canale Cicerchia che in passato si immetteva nel lago di Fogliano, mentre oggi arriva fino a Rio Martino) grazie ai fondi dell’Unione Europea e fondi propri. Capofila dell’intero progetto costato all’Unione europea 2 milioni e mezzo di euro è la Provincia di Latina; partner, oltre al Parco, sono il Comune, il Consorzio di bonifica dell’Agro Pontino, l’U-Space e l’azienda agricola “Casale del Giglio
GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO. L’idea del Life Rewetland nasce dalla consapevolezza che il territorio pontino è attraversato da corsi d’acqua altamente inquinati, che confluiscono nei laghi e nel mare. Come risolvere questo problema? Con metodi naturali: la fitodepurazione e la creazione di zone filtro. Ma oltre alla riduzione dell’inquinamento, il progetto ha come fine ultimo anche la difesa del suolo e delle sue caratteristiche produttive, la tutela e incremento della biodiversità e la riqualificazione paesaggistica.
LA FITODEPURAZIONE E LE ZONE FILTRO. Per depurare l’acqua inquinata vengono impiegate piante amiche, acquatiche, che sfruttano la cosiddetta fitodepurazione. Si tratta di un sistema di trattamento delle acque di scarico che utilizzando le particolari piante riproduce processi naturali biologici, fisici e chimicofisici di autodepurazione delle acque. Processi naturali caratteristici degli ambienti umidi come quelli dei laghi costieri. L’intervento nella zona di Fogliano (di competenza del Parco, realizzato in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e l’Ufficio territoriale della Biodiversità di Fogliano) è consistito nella realizzazione di un ecosistema filtro che attraverso una fascia di canneto già naturalmente presente a margine della sponda del lago di Fogliano, depura in maniera naturale delle proporzioni di acqua dolci provenienti dalla canaletta irrigua Rio Martino-Foce Verde, direttamente sul canneto attraverso delle paratoie, consentendo così di incrementare la presenza di acqua dolce parzialmente depurata nell’area del lago. Il maggiore ristagno delle acque dolci e la creazione di ambienti umidi di bassa profondità per favorire la sosta di limicoli e anatidi (uccelli) viene assicurata dall’”approfondimento” di un prato umido. In buona sostanza, nella zona, sono state “riattivate” porzioni depresse del territorio per favorire il ristagno ottimale. La fitodepurazione e le zone filtro sono in corso di realizzazione anche a cura del Comune di Latina nella zona della Marina. La differenza tra Fogliano e la Marina è che in quest’ultima area le vasche filtro per la fitodepurazione sono state create da zero.
LE FASCE TAMPONE LUNGO I CANALI. Il progetto prevede, a cura del Consorzio di bonifica dell’Agro pontino, la gestione naturale dei canali. Che significa? Che contrariamente alle pratiche di potatura totale della vegetazione lungo gli argini dei corsi d’acqua, per due porzioni di altrettanti canali, si sperimenta il mantenimento della vegetazione spontanea purché non ostacoli il flusso dell’acqua.
IL PIANO PARTECIPATO. Il Life Rewetland, curato da U-Space, gruppo di giovani professionisti, è stato frutto di un costante confronto tra i partner che hanno partecipato attivamente al tavolo tecnico, giungendo così ad obiettivi sempre condivisi. Una condivisione che non ha escluso i cittadini, coinvolti dal blog creato da U-Space. Al programma partecipa anche l’azienda “Casale del Giglio” impegnata nella riduzione dell’inquinamento derivante dall’agricoltura.
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