domenica 9 giugno 2013
Pontinia 20 luglio festival artisti di strada - Latina il sacco di piazza Moro 150 appartamenti al posto del verde
Latina e le tentazioni speculative con il sacco di piazza Moro variante urbanistica per trasformare le aree verdi in 150 appartamenti comandano sempre mattone e interessi http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130609latina/index.html#/5/ una notte dedicata a giocolieri il 20 luglio a Pontinia torna il festival degli artisti di strada http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130609latina/index.html#/15/
Latina, tentazioni speculative: il piano del Comune
“Metti un Piano delle Alienazioni senza né capo né coda, metti la revisione dei Piani Particolareggiati senza confronto, approvato dalla Giunta senza discussione in Commissione Urbanistica, aggiungici volumi e milioni di euro che ballano, mescola con denuncie per uso capione e il cocktail è servito”.
Così il consigliere comunale di Latina, Marco Fioravante, commenta la strategia politica della maggioranza di Latina sul Piano delle alienazioni.
“Sono due anni che questo Consiglio Comunale – afferma Marco Fioravante - approva lo stesso Piano delle Alienazioni, fatto redigere dal Commissario Nardone e fatto proprio dall'attuale maggioranza. A Luglio dell'anno passato il Comune lo ha pubblicato sul sito istituzionale per legittimarlo e per ricevere qualche manifestazione di interesse all'acquisto di qualche lotto. Per fortuna di tutti si è trattato di un colossale bluff/flop. Infatti, alla previsione di incassare 24 milioni di euro per il 2012 né sono arrivati nelle casse comunali solo 400mila. Provai a dire la mia in Consiglio Comunale – ribadisce Fioravante - senza essere ascoltato e fui l’unico a votare contro.
Fioravante, poi, entra nello specifico ed evidenzia il fare superficiale dell’amministrazione, soprattutto per quanto riguarda il lotto R1 (dietro Piazza Moro), terreno di proprietà comunale ricevuta dalla Regione Lazio.
“Nei due Piani approvati dall'Amministrazione Di Giorgi – continua Marco Fioravante -, esisteva un lotto che prevedeva in R1, su un'area di proprietà comunale ricevuta in proprietà dalla Regione Lazio con la clausola di un uso esclusivamente pubblico, la possibilità di realizzare tre costruzioni alte 11 piani per un totale volumetrico di 45.000 mc che tradotti equivalgono a circa 150 appartamenti da 100 mq. L'Amministrazione aveva valutato l'area 6.750.000 euro. Tutto molto aleatorio, come ebbi modo di dire in aula, perché le procedure di variante urbanistica non erano neanche iniziate, né per quel lotto e neanche per nessun altro bene contenuto nel piano stesso. Una bufala. Il caso citato è ancora più particolare perché il terreno era arrivato in proprietà al Comune di Latina dalla Regione Lazio con la clausola di destinarlo ad un uso esclusivamente pubblico. Quindi non per costruirci 150 appartamenti ma per parchi, servizi e tutto quello che si può pensare per riqualificare un quartiere”.
“Come la Giunta si trovava in procinto di realizzare la variante che, pur illegittimamente, avrebbe cambiato la natura del terreno, è uscita un'azione legale finalizzata all'acquisizione per uso capione di circa due ettari e relativi 45 mila mc sovrastanti – continua Fioravante -. Una serie di persone, che avevano recintato negli anni passati delle parti di terreno per coltivare orti e costruire vari manufatti precari e senza concessione edilizia, si mettono insieme e fanno causa al comune per diventare proprietari di quel terreno che usano da tanto tempo. Queste le loro ragioni: lo occupano in maniera indisturbata da tempo. Se l'allarme lanciato in commissione bilancio oltre un anno fa, da parte dell'avvocatura comunale, è fondato, come si comporterà la Giunta ? – si domanda Fioravante -. La giunta cosa farà adesso? Procederà alle varianti urbanistiche? Scaricherà su quell'area quella massa di volume sperando che la Regione Lazio non faccia valere i motivi di quel lascito? Metterà quel volume solleticando gli appetiti di eventuali costruttori che potrebbero trovarsi dietro l'azione per uso capione dei singoli cittadini?”.
“Spero di no – conclude Marco Fioravante -. Suggerirei cautela e rispetto delle norme. Quelle aree devono rimanere di proprietà comunale e devono essere usate per lo scopo per cui le abbiamo ricevute: Servizi per i cittadini della zona. Insomma un Pasticciaccio”.
http://latina.laprovinciaquotidiano.it/cronaca/cronaca-locale/28401-latina-tentazioni-speculative-il-piano-del-comune.html
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento