domenica 30 giugno 2013

BILANCIO ACQUALATINA 2012: LE SOLITE MISTIFICAZIONI SULL’ACQUA!

Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia www.acquabenecomune.org/aprilia www.acquabenecomune.org Comunicato stampa del 29 giugno 2013 BILANCIO ACQUALATINA 2012: LE SOLITE MISTIFICAZIONI SULL’ACQUA! Se sul bilancio di Acqualatina da anni non ci fossero 2 crediti illegittimi che scaricano debiti sui comuni dell’ATO4, i libri societari sarebbe già in tribunale per fallimento! Crediti fasulli posti a bilancio per assicurare la sopravvivenza del gestore attraverso le clausole illegittime del contratto di gestione, che come affermato anche dal Consiglio di stato[1] e dall’indagine della Procura di Latina[2], scaricano il rischio d’impresa sui comuni soci. La prima posta è di € 7.974.000 per crediti richiesti da Acqualatina per compensare le perdite di gestione 2003-2005[3], la seconda di € 5.560.000 per crediti necessari per pagare il canone dovuto dal gestore ai consorzi di bonifica per gli anni dal 2006 al 2010[4]. A queste 2 poste fasulle, per il solo bilancio 2012 si va ad aggiungere anche un credito fasullo di 1milione900mila[5] euro nei confronti della Provincia di Latina, che porta la somma di crediti fasulli a ben 15milioni434mila!!! Senza questo “trucco da alchimia contabile” il bilancio si troverebbe ad essere negativo non per 488mila euro, ma bensì per quasi 16milioni! Dunque un fallimento conclamato! Si badi bene che questi debiti sono stati scaricati sui comuni soci proprio attraverso il voto supino di incapaci e collusi sindaci dell’ATO4 che tengono in vita il gestore per necessità politica e per elemosinare ora una fogna, ora una condotta, ora un depuratore, senza il minimo esame e controllo della fallimentare gestione. Tali crediti fasulli sono stati ottenuti sempre sotto la “minaccia” di aumenti tariffari esorbitanti (… oltre quelli già richiesti..). Aumenti che mai si sarebbero potuti avere visto lo sbarramento imposto dalla legge[6]. Ecco come il gestore ha goduto di crediti oltre la tariffa illegittima applicata dall’ATO4. Il tutto, si badi bene, senza considerare: · 20milioni di euro (periodo 2003-2012) non pagati per il trasporto d’acqua alle isole pontine che si erano impegnati contrattualmente a fare; · 10milioni816mila euro di canoni concessori non pagati ai comuni dell’ATO4; · 5milioni220mila euro di canoni non pagati ai consorzi di bonifica anni 2003-5; · 15milioni863mila euro di canoni non pagati ai consorzi di bonifica anni 2006-12 e scaricati come debiti dei comuni; · 6milioni056mila di debito per rimborso rate mutui già pagate dai comuni ma non ancora rimborsate; · 30milioni665mila euro per penali MALL da scaricare in tariffa a beneficio dell’utenza ma “bloccate”. · nel 2012 il gestore ha fatto solo l’85% degli investimenti dovuti, avendo fatto 13.242.000€ sui 15.548.000€ previsti! Il gestore lamenta il deficit di gestione a causa di 65 milioni di bollette di morosi, ma servirebbero a poco... visto che ha debiti per verso fornitori per oltre 73 milioni e verso le banche per 89 milioni! Il gestore parla di un calo dei consumi del 15% ma il calo reale è solo dell’1,6%[7] a fronte di un aumento dei guadagni del 6%! Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia [1] Dalla sentenza del Consiglio di stato n.4902/2011 “... come è dato riscontrare nella specie, le modifiche apportate alla convenzione tipo appaiono rilevanti (prevalenza delle previsioni del disciplinare sulle previsioni di piano, mancanza di responsabilità del gestore, eliminazione della necessità del raggiungimento dei livelli stabiliti, revisione delle previsioni di piano, disposizioni in danno dell’Autorità d’ambito e a favore del gestore, rischio di impresa addossato ai comuni, comuni, precarietà del periodo transitorio, vizi a carico delle amministrazioni, ecc. con esclusione di vari oneri a carico del gestore.” [2] E significativo come il PM ed il GIP nell’inchiesta penale sugli appalti in house fatti da Acqualatina verso società del socio privato idrolatina affermino tra l’altro che “Acqualatina nasceva dunque con il 51% di capitale detenuto dai comuni dell’ATO4 ed il 49 % di capitale direttamente sottoscritto dal socio privato di minoranza. La sottoscrizione del capitale sociale, essenzialmente gratuita, risultava bilanciata dal principio stabilito all’art. 17 bis e 18 bis della convenzione successivamente firmata tra Acqualatina e Idrolatina, in cui, stabilita quale conditio sine qua non di sopravvivenza di Acqualatina il pareggio di bilancio, si prevedeva che nell’ipotesi di perdita d’esercizio, l’onere economico dovesse ricadere essenzialmente sull’autorità d’ambito (AATO4), e dunque sui comuni che la costituiscono, esonerando il socio privato dal sopportare ogni qual forma di rischio d’impresa.” [3] Crediti vantati per l’equilibrio economico del gestore in base all'accordo delibera ATO4 n.5 28/9/2005, come risulta da nota integrativa bilancio 2012 pag.20: “Il credito verso l'ATO 4, quale Autorità di Ambito (dotata di soggettività/personalità giuridica in ragione della idoneità e capacità di imputazione giuridica di atti, rapporti ed effetti, ivi compresi i rapporti finanziari, i reciproci obblighi e garanzie), risulta iscritto a partire dal bilancio 2005 per €14.690 mila a seguito della delibera della Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell'ATO 4 del 28 settembre 2005, al fine di assicurare l' equilibrio economico-fmanziario delle gestioni 2002, 2003,2004 e 2005. Si evidenzia che con deliberazione n.3/2011, la Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell' ATO 4, nella seduta del 11 novembre 2011, ha deliberato il prolungamento del Progetto Recupero Dispersioni che prevede una seconda fase quinquennale, finalizzata prioritariamente al recupero integrale del debito dell'AIO nei confronti del Gestore, pari a € 9.702 mila al 31 dicembre 20 I O, con istituzione di una verifica al termine del periodo di progetto, che prevede un meccanismo di adeguamento automatico della tariffa, in più o in meno, nel caso in cui i risultati dello stesso differiscano, in più o in meno, rispetto alle previsioni del programma stesso. AI 31 dicembre 2012 tale credito è pari a € 7.974 mila” [4] Crediti vantati per mantenere l’equilibrio economico del gestore in base all'accordo delibera ATO4 n.13 del 14/12/2010 e n.3 del 11/11/2011, come risulta da nota integrativa bilancio 2012 pag.20: “Il credito verso l'AIO 4, iscritto nella contabilità sociale per € 12.042 mila a seguito della delibera della Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell' A TO 4 del 14 dicembre 2010, al fine di garantire l'equilibrio economico-finanziario della gestione, risulta al31 dicembre 2012 pari a € 5.560 mila (di cui € 1.233 mila esigibili oltre l'esercizio successivo). Nel corso dell'anno 2012 Acqualatina S.p.A. ha proceduto a compensare i versamenti effettuati in base agli accordi sottoscritti con i Consorzi di Bonifica con i debiti verso l'ATO 4 relativi ai canoni di concessione per l'importo pari a € 1.130 mila. Le somme richieste dai Consorzi di Bonifica attinenti servizi e attività che non rientrano nel Servizio Idrico Integrato non possono, infatti, essere poste a carico della tariffa pagata dagli utenti; pertanto, l'ATO 4, seguito della deliberazione in parola, alla luce dell'impegno di Acqualatina S.p.A. al pagamento della somma pretesa dai Consorzi di Bonifica secondo gli accordi di rateizzazione che la Società si è trovata vessatoriamente costretta a sottoscrivere per poter continuare la gestione operativa, ha riconosciuto ad Acqualatina S.p.A. un credito di entità pari alla differenza tra l'importo preteso dai Consorzi di Bonifica e gli importi già previsti in tariffa, avvalendosi dei ratei dei canoni di concessione maturati e maturandi. [5] Crediti vantati per l’anticipazione promessa dalla Provincia di Latina per aiutare il gestore a far fronte al pagamento nei confronti dei Consorzi di Bonifica come risulta da nota integrativa bilancio 2012 pag.21: “I crediti verso la Provincia di Latina, pari a € 1.903 mila al 31 dicembre 2012, sono costituiti per € 1.900 mila da anticipazioni di canoni futuri nell'ambito dell'accordo firmato tra il Gestore e l'ATO in data 22 dicembre 2010 per la copertura degli impegni presi dal Gestore stesso nei confronti dei Consorzi di Bonifica…” [6] Il metodo tariffario vigente fino a 2011 vincolava l’aumento massimo consentivo per l’anno corrente nella misura del 5%+il valore d’inflazione programmata. [7] Si veda il grafico dei consumi negli anni. Quello che appare subito è come negli anni i consumi stimati dal gestore si siamo ridotti a beneficio di consumi reali “misurati”.

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