domenica 30 giugno 2013

la bufala della legge rifiuti zero che incentiva la produzione di rifiuti

 Tamino e la bufala della LIP "Rifiuti Zero"
http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/06/tamino-lip-rifiuti-zero-art-14.html
Tamino è molto soft nel motivare il no alla LIP "rifiuti zero" che con un ambiguo Art. 14 incentiva il business del biogas da Forsu con il miraggio della produzione (di la da verire) di biometano "combusto altrove". Noi siamo più drastici: il "biometano" è - almeno allo stato attuale - un bluff della lobby del biogas. Le tecnologie di purificazione non sono mature (o sono molto costose o sono poco "purificatrici"). In Germania l'upgrading degli impianti a biogas è al 1,3%. Gli esempi europei decantati dai biogassisti sono solo, almeno per ora, impianti pilota. Così la LIP "zero waste" in modo contorto ammette e incentiva la produzione di biogas da Forsu. Un biogas molto sporco (con concentrazioni di composti organici tossici superiori a quello "agricolo" peraltro anch'esso non esente da solventi cancerogeni e composti volatili tossici) che quando viene bruciato produce molte emissioni. 
Intanto dal biogas da Forsu si produce energia incentivata e insistere a difendere all'arma bianca la "digestione anaerobica" sostenendo che potrà essere virtuosa, che è "preferibile" non bruciare il biogas sul posto (magari con la foglia di fico un po' di lombrichi costretti a compostare digestati contaminati e materiali lignocellulosici di scarto aggiunti post digestione), che è un procedimento "a freddo" (ma il bimetano non si brucia?) che è una forma di "riciclo di materia" (ma il biometano a che cosa serve se non a produrre energia?) svela un accanimento che - come svelato da diversi comitati - trova motivazione solo negli interessi profesionali di qualcuno della cerchia "zeristra".
Il coordinamento nazionale dei comitati Terre Nostre no biogas no biomasse così come il coordinamento rifiuti Campania e ilcoordinamento comitati Rifiuti Zero Lazio invita a non cadere nella trappola della LIP "Rifiuti Zero". No al biogas senza se e senza ma.

fonte: http://comitatibiogas.wordpress.com/2013/05/11/prof-tamino-su-proposta-di-legge-rifiuti-zero-art-14-intervento-presso-la-facolta-di-fisica-delluniversita-la-sapienza-di-roma-martedi-7-maggio-2013/

PROF. TAMINO SU PROPOSTA DI LEGGE RIFIUTI ZERO – ART. 14 Intervento presso la Facoltà di Fisica dell’Università La Sapienza di Roma Martedì 7 maggio 2013

Breve commento su immissione di biometano in rete

Si fa la purificazione e si ottiene una concentrazione dell’ordine del 90%, ma anche il metano non esiste. Quando noi parliamo di metano, in realtà è gas naturale, che ha un’altissima percentuale di gas naturale più altre cose. Quindi la purificazione si può fare. Il problema è se ha un senso. C’è comunque un problema di consumo di energia. Come ho usato l’energia per la purificazione? E dove sono andate le emissioni dell’energia usata per la purificazione? Quanto è il rendimento energetico reale, tolta l’energia consumata? Cioè, più purifico più consumo energia, e meno è rilevante il bilancio energetico. Quindi va considerato tutto questo, ma non basta

NEL FILMATO (sotto) dal minuto 10:00

Quando mi hanno chiesto se firmavo quella legge, ho detto: io, sul fatto che si tolgano gli incentivi sono perfettamente d’accordo, però se rimane l’Art. 14, che è estraneo al resto della leggee se è estraneo è strano che sia stato messo, e gliel’ho detto a coloro che l’hanno scritta questa legge – perché gli ho detto: se io voglio avere obiettivi rifiuti Zero, parlo di una legge solo per questioni che riguardano i rifiuti, non metto un Art. 14 – che al di là delle intenzioni buone o non buone – ha come risultato il fatto di incentivare la produzione dei rifiuti, perché se io, attraverso l’immissione in rete non brucio sul posto – è vero, non inquino sostanzialmente, sostituendo il gas metano con gas di recupero da discarica, da biogas ecc., non inquino di più perché l’ho sostituito, ma incentivo la produzione di rifiuti.
Tolgo l’incentivo alla combustione, ma ho l’incentivo alla messa in rete.
Allora non si può parlare di Rifiuti Zero e avere un articolo che crea il motivo di incentivare la produzione di rifiuti. Questo è il motivo per il quale ho detto che non lo firmo. Siccome è una legge d’iniziativa popolare – abbiamo un’esperienza trentennale, quarantennale. Ricordo che quando è cominciata inizi anni ‘70’, credo, non so quante proposte di legge d’iniziativa popolare sono state presentate. Io ne avrò proposte e firmate non so quante, nessuna è andata in discussione nei due rami del parlamento. Allora, sappiamo che ha un valore simbolico, e se ha un valore simbolico perché devo metterci dentro delle cose che non c’entrano?   
 

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