PROGETTO
ASSOCIAZIONE PRO LOCO e COMUNE DI
PONTINIA
http://www.comune.pontinia.lt.it/mc/mc_attachment.php?x=4f8bd3807a593b618c1049d33acbdf80&mc=6505
Miles-agricola:
da fanti della Prima guerra mondiale a coloni in Agro Pontino
La città di
fondazione di Pontinia e i suoi primi
abitanti.
“E’ la filosofia a «dire», e
anche a fondare razionalmente, senza alcuna concessione emotiva, senza
compiacimenti apologetici, ma anche senza inutili rimozioni, questa
fondamentale funzione produttiva della guerra, questa capacità
intensivamente morfogenetica, questa solo apparentemente contraddittoria
attitudine a generare forme e a creare nuovi ordini. «La guerra - scrive
Eraclito ancora nel VI secolo a. C. – di tutte le cose è padre, di tutte è
re»”.
U.
Curi
Premessa
La storiografia contemporanea,
sempre alla ricerca di momenti originari, genealogici, trova nella Prima guerra
mondiale sicuramente l’evento di rottura tra modernità e contemporaneità.
Si attribuisce, infatti, alla
Grande guerra lo status di fenomeno storico-sociale determinante la
successiva evoluzione degli eventi che segnano il secolo XX (Seconda guerra
mondiale inclusa) almeno fino alla “caduta del muro di Berlino” (9 novembre
1989).
Capace di sconvolgere di ogni
combattente la percezione del mondo, sin nella vita psichica del profondo, la
Prima guerra mondiale segnò per i milioni di uomini che la combatterono anche
un mutamento nella percezione della macchina-statale e degli apparati della
vita politica in generale. L’Italia impegnò nel conflitto circa 4 milioni di
soldati, nella maggioranza contadini con un bassissimo grado di istruzione e con
un ancora più basso senso di appartenenza alla vita politica nazionale
(malgrado dal 1912 la riforma elettorale avesse garantito, di fatto, il
suffragio universale maschile).
Per tutti coloro che furono
impegnati nella guerra di trincea gli anni passati al fronte segnarono
un mutamento sostanziale nella personalità: le dimensioni della realtà furono
mutate per tutti i reduci di guerra in modo irreversibile. Le difficili
condizioni economico-sociali del Primo dopoguerra impedirono, in tutta Europa,
il reinserimento degli ex-soldati nei meccanismi della vita civile; anche per
l’inconscio desiderio rivolto a dimenticare l’orrore prodotto dai quasi quattro
anni e mezzo di guerra (10 milioni di morti si conteranno alla fine! Il Papa,
Benedetto XV, parlerà di “Inutile strage!”)… il desiderio di dimenticare porrà
il problema dei reduci a margine anche dell’agenda politica del Primo Ministro
italiano, Giovanni Giolitti.
Con l’avvento del Fascismo (28
ottobre 1922), almeno inizialmente, le cose non sarebbero migliorate di molto
per i Reduci della Prima guerra mondiale. Tuttavia, la conquista piena del
potere da parte di Benito Mussolini avrebbe portato, dicembre 1928, alla
promulgazione della legge sulla Bonifica integrale. Favorendo, con un
grande investimento di denaro pubblico, lo sviluppo della cerealicoltura
(“Battaglia del grano!”) la nuova Legge promosse un notevole intervento statale
nella vita economica nazionale attraverso la promozione di grandi opere di
carattere pubblico.
La bonifica del Territorio
Pontino rientrò in pieno tra gli obiettivi primari della Legge sulla Bonifica
Integrale. Com’è noto, grazie all’intervento statale la Valle Pontina avrebbe
visto trasformato per intero il proprio aspetto, sia dal punto di vista
esteriore (vennero abbattuti circa 40.000 ettari di bosco d’alto fusto) che dal
punto di vista della struttura economica: dall’allevamento transumante si passò
ad un preponderante riassetto socio-economico in funzione della produzione
cerealicola. Organizzate sotto la direzione dell’O.N.C. (Opera Nazionale per i
Combattenti), si procedette in Agro Pontino alla costituzione di circa 3.000
unità poderali (estese dagli 8 ai 40 ettari) a capo di ognuna delle quali,
firmatario di un contratto di mezzadria, venne posto un ex
combattente della Grande Guerra. Si concludevano così, in Agro
Pontino, gli eventi della Prima guerra mondiale per una piccola parte di quei
fanti che avevano rischiato la propria vita nelle battaglie dell’Isonzo, sul
fronte del Piave, sull’Altopiano di Asiago.
La costruzione delle nuove città
di Littoria (oggi Latina), Sabaudia, Pontinia e Aprilia non faceva che
ribadire, anche grazie alla costruzione di numerosi borghi rurali, l’intervento
dello Stato italiano in Agro Pontino (intervento statale che avrebbe avuto nuovo
slancio nel Secondo dopoguerra con la Cassa per il Mezzogiorno!).
La Prima guerra mondiale ebbe
inizio alla fine del mese di luglio del 1914. L’Italia, com’è noto, attese
circa dieci mesi prima di prendere parte al conflitto armato, entrando in
guerra solo a partire dal 24 maggio 1915. Le date appena menzionate hanno
unicamente lo scopo di ricordare che stanno per maturare le commemorazioni
per i cento anni dall’inizio della Grande Guerra. Commemorazioni che, tra
meno di due anni, andranno a completare quelle per il 150° dell’Unità d’Italia
(va ricordato che, per un nutrito numero di storici, la Prima guerra mondiale
può considerarsi come completamento del processo di unificazione nazionale).
Tenendo conto della scomparsa dei
“reduci” della Grande guerra, il lavoro di ricerca in cui intendono impegnarsi
il Comune e la Pro-Loco di Pontinia si rivolgerà innanzitutto a coloro (figli,
nipoti…) che possano ancora offrire diretta testimonianza delle “Storie di
vita” di quegli ex fanti medesimi, “Storie di Vita” che verranno narrate e
raccolte allo scopo di costituire (accanto a quello cartaceo già ordinato fino
al 1965) un Archivio audiovisivo del Comune di Pontinia. Detto materiale
potrà essere utilizzato anche presso il M.A.P. (Museo dell’Agro Pontino), di recente
apertura, con sede presso l’ex mercato coperto di Pontinia, per favorire
la conoscenza di uomini ed eventi che hanno dato senso al primo formarsi di un’
identità culturale degli abitanti della terza delle “Città Nuove”
dell’Agro Pontino, Pontinia appunto.
Il progetto
La Pro-Loco di Pontinia intende
promuovere un lavoro di ricerca, e raccolta di fonti, che permetta il recupero
di una consapevolezza critica circa la tragedia che il Paese Italia subì nel
corso dei tre anni e mezzo, che vanno dal maggio 1915 al novembre 1918, che
videro impegnati al fronte milioni di uomini – la gran parte dei quali di
origine contadina, come si è già detto. Un lavoro di studio e ricerca che
consenta di ricostruire le vicende belliche (e non solo) dei circa 450 (quattrocentocinquanta)
ex soldati cui fu assegnato un podere compreso nel territorio comunale di
Pontinia. Ma, e soprattutto, un lavoro di ricerca che renda consapevole per i
cittadini di oggi, giovani e no, di origine italiana e di origine straniera,
come mai e perché proprio ai reduci della Grande Guerra si
affidasse la fondazione della Città. Una rivisitazione storica, dunque, che
sarà aperta all’intera cittadinanza perché possa, attraverso di essa,
impossessarsi della propria più profonda identità autoriflessiva, secondo le
categorie proprie di un’autentica formazione alla CITTADINANZA ATTIVA.
Modalità di intervento
Il progetto, coordinato dalla
Pro-Loco (e, all’interno della medesima Associazione, da esperti ricercatori di
Storia), cercherà anzitutto il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche
comunali, oltre che di tutti quei cittadini che intendano spendere le proprie
forze per recuperare documenti capaci di testimoniare la vita al fronte degli
ex combattenti che vennero a risiedere nel Nuovo Comune -fondato dal regime
fascista nel dicembre del 1934 e inaugurato esattamente un anno più tardi (va
ricordato che circa una metà dei nuovi abitanti di Pontinia proveniva dai
Comuni di Sezze e/o Terracina, entrambi
appartenenti da sempre al Territorio Pontino vero e proprio). Più in generale: il Progetto sarà orientato
alla creazione di un interesse diffuso tra la popolazione cittadina; un
interesse capace di garantire la raccolta del maggior numero possibile di
documenti (tra i quali riceveranno particolare cura quelli inerenti gli archivi
famigliari). In maniera particolare si cercherà, comunque, il
coinvolgimento del mondo scolastico: soprattutto attraverso il coinvolgimento
attivo di quegli insegnanti che intendano programmare la propria attività
curricolare con espliciti Laboratori Didattici, in stretto collegamento
con l’attività svolta dalla Pro-Loco medesima e dell’Assessorato alla Pubblica
istruzione del comune di Pontinia.
Finalità del progetto
Il materiale reperito, in maniera
particolare tutti i “fogli matricolari” degli ex fanti in questione
(questo lavoro obbligherà i ricercatori
a rivolgersi agli Archivi di Stato di Udine, Rovigo e Ferrara, oltre che a
quello di Latina)… il materiale reperito, dicevamo, verrà duplicato, repertato
e classificato secondo le modalità archivistiche appropriate per permettere la
sua fruizione anche a ricercatori e storici non impegnati direttamente nel
Progetto della Pro-loco e del Comune di Pontinia. Ma, più ancora, attraverso la
raccolta e inventariazione di detta documentazione la Pro-Loco intende giungere
alla produzione di volumi a stampa, con diffusione nazionale ed
internazionale (con versione a fronte in lingua inglese), e alla realizzazione
di un sito web (Pontinia_fantigrandeguerra). I volumi e il sito intendono
favorire la conoscenza del paese di Pontinia, sul territorio nazionale ed
europeo, al fine di attrarre
l’attenzione di potenziali visitatori (favorendo, così, l’industria turistica
locale). A tale ultimo fine verrà promossa, in occasione delle commemorazioni
ufficiali nazionali, anche un’importante “mostra documentaria” in
collaborazione con il M.A.P. (Museo dell’Agro Pontino) e le Associazioni
combattentistiche.
Attraverso la ricerca storica
di cui si è detto si cercherà, dunque, di fare di Pontinia uno dei centri della
provincia di Latina (e, più in generale, della Regione Lazio) capaci di
attrarre la curiosità dei turisti in occasione delle manifestazioni nazionali e
internazionali dedicate al Primo conflitto mondiale. La Terza delle “Città
nuove” volute dal fascismo in Agro Pontino potrà in tal modo rendere manifesto
il proprio profondo significato storico-culturale: palesando la propria
specificità sociale nella qualità di centro abitato quasi esclusivamente da
protagonisti delle vicende della Grande Guerra, da Reduci della Prima
guerra mondiale – cosa che la rende (con Latina, Sabaudia, Aprilia e poche
altre realtà della penisola) un unicum di assoluto valore sociologico e
antropologico-. Insomma, grazie alla realizzazione del progetto si auspica che
non siano solo i luoghi delle grandi battaglie combattute nelle regioni a
nord-est del territorio nazionale ad attrarre la curiosità e l’interesse dei
potenziali turisti; la specificità delle città di fondazione fasciste dell’Agro
Pontino permetterà che si rivolga l’attenzione anche su quella parte del Lazio
che, a buona ragione, può considerarsi come l’esito meno doloroso (quasi lieto)
di quell’enorme carneficina, la cui immagine più sconvolgente coincide con il
grande ossario di Re di Puglia (ove restano tumulati più di centomila caduti,
dei quali circa il 60% ignoti). Ma, e soprattutto, raccontare le storie dei
fanti che giunsero a Pontinia sarà anche un modo per rendere onore all’immenso
(assurdo) sacrificio che la Nazione Italia chiese a tanti suoi cittadini.
Tempi di realizzazione
Il progetto ha durata
biennale (per la precisione: 27 mesi, dal mese di ottobre 2013
al mese di dicembre 2015). Si presentano di seguito le azioni per l’anno solare
2013 e quelle inerenti le successive annate: 2014; 2015.
Anno 2013
Prima fase -
(Periodo: autunno 2013)
Oggetto ricerca:
Individuazione dei nominativi, e dei luoghi di provenienza, di circa 500 ex
combattenti della Grande Guerra giunti in Agro Pontino per ottenere, dal regime
fascista, un Podere dell’Opera Nazionale per i Combattenti (O.N.C.) ubicato nel territorio del Comune di
Pontinia.
Reperimento fonti:
Ufficio Anagrafe Comune di Pontinia; Archivio storico Comune di Pontinia;
Archivio di Stato di Latina; Archivio Centrale dello Stato, Archivio di Stato di
Roma.
Seconda fase -
(Periodo: Inverno-Primavera 2014)
-
Oggetto ricerca: Programmazione sistema
informatico per classificazione dati;
-
Individuazione e riproduzione fotostatica (a mezzo
fotocamera digitale e/o fotocopiatrice) di circa 250 fogli matricolari per
altrettanti ex fanti della Grande Guerra nativi dei comuni del Territorio
Pontino (Sezze, Terracina etc.);
-
Caricamento dei dati raccolti attraverso apposito
sistema informatico (precedentemente programmato);
-
Recupero e riproduzione documenti tratti dagli “archivi
famigliari”;
Reperimento fonti:
Archivio di Stato di Latina; Archivio
centrale dello Stato; Archivio di Stato di Roma.
Anno 2014
(Periodo: Estate-Autunno-Inverno)
-
Oggetto ricerca: Individuazione parenti
ex fanti della Prima guerra mondiale;
-
Individuazione e riproduzione fotostatica (a mezzo
fotocamera digitale e/o fotocopiatrice) di circa 300 fogli matricolari
per altrettanti ex fanti della Grande Guerra nativi dei comuni del
Ferrarese, del Veneto e del Friuli.
-
Realizzazione interviste;
-
Trascrizione testi interviste;
-
Classificazione del materiale audiovisivo per
consentire la consultazione a terze persone;
-
Collocazione del materiale in apposito Archivio e sito
web.
Reperimento fonti:
Il materiale audiovisivo verrà raccolto su tutto il territorio nazionale. Per
eventuali contatti con Paesi esteri si cercherà di ottenere l’invio di testi
(audio-video e/o scritti) già elaborati. Per il reperimento dei fogli
matricolari dei soldati sarà necessario rivolgersi pressi gli Archivi di
Stato di: Ferrara, Rovigo, Udine.
Anno 2015
(Periodo:
Primavera-Estate-Autunno-Inverno)
-
Oggetto ricerca: Ricomposizione delle
fonti cartacee e di quelle audio-visive per realizzazione di un testo a stampa
(con traduzione inglese a fronte e dvd con sintesi delle interviste più
significative).
Elenco delle figure impegnate
nel progetto, nei due anni (27 mesi), nel corso delle specifiche fasi di
realizzazione:
-
Mediatore
Culturale;
-
Operatore informatico;
-
Operatore audiovisivo;
-
Ricercatore storico;
-
Trascrittori interviste (almeno due ricercatori);
-
Direzione/Segreteria/Amministrazione;
-
Traduttore Madre-lingua Inglese;
-
Traduttore Madre-lingua Tedesca
Analisi dei costi
Anno 2013- Prima fase:
Elenco dei costi Ore Compenso orario Lordo TOTALE
compenso Lordo
n. 1figure di ricercatori 150 Euro 30,00 Euro 4.500,00
n. 1 programmatore
informatico 120 Euro 20,00 Euro 2.400,00
Spese
per Cancelleria
Euro 500,00
Direzione
Amministrativa 30 Euro 20,00 Euro 600,00
Totale Costi ANNO 2013
Euro 8.000,00
Anno 2014
Elenco dei costi:
Figure impegnate per il progetto:
Mediatore culturale 70 Euro
15,00 Euro 1.050,00
n. 2 Ricercartori e
intervistatori 150 Euro
20,00
Euro 3.000,00
n.
2 Operatori per organizzazione
90 Euro 30,00 Euro 2.700,00
archivistica
del materiale raccolto
n.
1 operatore informatico per
caricamento dei dati
raccolti 90 Euro
20,00
Euro 1.800,00
n. 1 operatore audiovisivo 120
Euro 20,00 Euro 2.400,00
Trascrittori interviste 400 Euro
20,00
Euro 8.000,00
Direzione/Segreteria/Coordinamento
e
amministrazione
40 Euro 20,00 Euro 800,00
Cancelleria
e stampati
Euro 500,00
Rimborsi per trasferta Italia
Nord-Est
Euro 1.500,00
Totale
Costi ANNO 2014
Euro 21.750,00
Anno 2015:
Elenco dei costi:
Operatori
(almeno 2) per la
sistemazione
della documen-
tazione
ed elaborazione testo
a
stampa
200 Euro 20,00 Euro 4.000,00
Traduzione
testo in Lingua
Inglese
100 Euro 20,00 Euro 2.000,00
Traduzione
testo in Lingua
Realizzazione
e montaggio
DVD
80 Euro 20,00
Euro 1.600,00
Direzione/Segreteria/Coordinamento
e
Amministrazione
20 Euro 20,00 Euro 400,00
Spese
di cancelleria
Euro 300,00
Diffusione
risultato Progetto:
(Mostra
Documentaria)
Euro 2.000,00
Tipografia
per stampa volume
Euro 4.000,00
Totale
Costi ANNO 2015
Euro 16.300,00
TOTALE
GENERALE SPESA PROGETTO NELLA SUA DURATA BIENNALE (27MESI):
EURO 46.050,00
(Quarantaseimalacinquanta,00)
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