mercoledì 15 maggio 2013

Pontinia ex Hilme elaborati di proposta recupero e miglioramento

è stata ripresentata la proposta per la destinazione dell'area dell'ex Stabilimento Hilme, di cui si possono consultare 2 degli elaborati grafici https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC801FTptoxerWyFFWLTs9sp1GemPjYn-0_xMnmWON8t3I325rvxxpM72s96yIkndv_YGs27xxF94XDTXARRLjDOTvPW2CT1sf9cqQ09UobxbUFCsZXwgVqFUDZozxQXvWAYGSh3iGQQo/s1600/elaborato.ex.hilme.b.jpg. Difatti, secondo il giornale La Provincia del 26 gennaio, domani si terrà l'apposita riunione nell'aula consiliare, insieme alle associazioni e ai consiglieri per valutare le proposte pervenute. Si allega anche la proposta aggiornata: AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA Oggetto: proposta modifica ex area industriale “Hilme” Apprendendo, da il quotidiano La Provincia del 26 gennaio 2011, che il 1 febbraio ci sarà un incontro pubblico con consiglieri comunali e associazioni, per discutere le modifiche all’ex area industriale della ditta “Hilme”, ad integrazione delle precedenti comunicazioni sullo stesso argomento, ribadendo la richiesta di passare alla progettazione di massima con un concorso pubblico (per dare modo a tutti coloro che hanno idee valide, progressiste e che finora non le hanno potute esprimere, perdendo occasioni importanti per migliorare la nostra città) o con un appalto concorso, si inviano le presenti proposte che si prega esaminare: proposta “A” (utilizzando la sola area di proprietà del Comune di Pontinia, vedere allegato elaborato grafico) 1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali; 2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature; 3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili e aggiornamento, qualificazione professionale in materia di sicurezza sul lavoro; 4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili. 5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici. 6) isola ecologica. proposta “B” (utilizzando tutta l’area ex stabilimento Hilme e le particelle 209, 210, 329, 330 vedere allegato elaborato grafico) 1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali; 2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature; 3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili e aggiornamento, qualificazione professionale in materia di sicurezza sul lavoro; 4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili. 5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici. 6) isola ecologica; 7) fabbricato per attività sociali e ricreative (asilo nido, piscina coperta, cinema, ristorazione). Proposta “C” (ipotesi di sopraelevazione dei fabbricati siti nell’area di proprietà del comune di Pontinia, nel caso le necessità siano quelle della proposta “B” che non si intende perseguire) 1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali; 2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature; 3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili e aggiornamento, qualificazione professionale in materia di sicurezza sul lavoro; 4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili. 5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici. 6) isola ecologica; 7) fabbricato per attività sociali e ricreative (asilo nido, piscina coperta, cinema, ristorazione). Premessa I fabbricati industriali presenti nel centro abitato non sono compatibili con lo stesso per una serie di motivazioni: le emissioni, il traffico (di mezzi leggeri, ma soprattutto di mezzi pesanti in entrata ed uscita), gli spazi e l’attuale previsione di apposite aree industriali. La programmazione territoriale, per uno sviluppo ordinato, parte dai piani regolatori urbanistico, commerciale (conseguente a quello urbanistico), energetico. Alcuni documenti e decisioni qualificanti dell’amministrazione comunale troveranno, per coerenza amministrativa e di programmazione, attuazione nella decisione e nella deliberazione delle attività produttive, di difesa e valorizzazione dell’agricoltura di qualità, anche con la diminuzione delle emissioni in atmosfera e quindi contro gli impianti incompatibili con il territorio e con le decisioni qualificanti di cui sopra. Quindi la gestione diretta del ciclo dell’acqua che deve essere tolto alla speculazione e mercificazione, la sostituzione degli impianti energetici con emissioni gravosi, la progressiva diminuzione del traffico privato. La lotta alla disoccupazione e al degrado sociale, con la prevenzione ai fenomeni malavitosi, parte dalla cultura, dalla socializzazione, dalla solidarietà, la condivisione ricreando il tessuto della microeconomia nei vari settori: commerciale, consulenza, servizi, trasformazione, artigianale ed agricolo. Questa forte scelta sociale di crescita e miglioramento si basa, quindi, sul ritorno alle piccole superfici commerciali, con il controllo diretto della qualità, contro la grande distribuzione e i pericoli di fenomeni malavitosi che si stanno progressivamente avvicinando anche al nostro territorio. Anche la necessità di formare nuove figure professionale in materia di sicurezza del lavoro, considerati i 2 incidenti mortali nel territorio comunale nel 2010 e il triste andamento in provincia, ma soprattutto l’esigenza di sensibilizzare datori di lavoro e lavoratori deve trovare una risposta in corsi professionali. Il miglioramento sociale si deve quindi basare sulle nuove tecnologie, sulla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, sul contrasto all’abbandono di rifiuti in varie zone del territorio comunale anche pregiato, più volte denunciate (vasca di espansione dei Laghi del Vescovo – Gricilli, la sorgente Fontana di Muro, lungo e dentro i corsi d’acqua: Ufente, Linea, idrovore di Mazzocchio). Ma anche sui servizi sociali quali l’asilo nido per consentire alle famiglie nella fase più delicata, ma anche attività sportive quali il nuoto, oggi necessarie per prevenire e curare la crescente percentuale di malattie dell’apparato respiratorio a causa del forte inquinamento, ma anche del cuore e di riabilitazione a causa di incidenti, in particolare stradali a causa delle pessime condizioni. Le proposte che seguono sono quindi pensate per far diventare Pontinia un comune moderno, evoluto, intelligente, sensibile coniugando risparmio economico, riduzione delle emissioni, quindi delle malattie, miglioramento ambientale, della vivibilità con attenzione alle famiglie e alle classi sociali più deboli. Inoltre si creano posti di lavoro che ne creano altri con un indotto sostenibile.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Vi segnalo un caso di successo per una riqualificazione di un vecchio cotonificio a Lomazzo (CO) che ha portato alla creazione di Comonext, un parco scientifico e tecnologico improntato alla creazione di imprese innovative e al supporto di aziende esistenti che operano in settori altamente qualificati.
Maggiori informazioni al seguente link:
http://www.comonext.it/

giorgio libralato ha detto...

Signor Rossato grazie dell'interessante segnalazione

Unknown ha detto...

Ciao Giorgio, l'idea del polo tecnologico sarebbe per me l'idea da concretizzare che riterrei migliore. Sarebbe un punto di unione tra Scuola/università, centro di ricerca ed aziende. Inoltre offrirebbe posti di lavoro qualificati.

Quindi si possono trovare alcune notizie provenienti dai parchi tecnologici italiani:
http://www.apsti.it/index.php?id=13
L'apsti è l'associazione italiana per parchi scientifici e tecnologici.
A questo link c'è l'elenco di tutte le strutture in Italia:
http://www.apsti.it/index.php?id=52