giovedì 2 maggio 2013

il lento suicidio con il biogas della pianura e dell'agricoltura pontina

Continuano i progetti delle centrali a biogas nella provincia di Latina. Continuano, in altri parti d'Italia, incidenti più o meno gravi. Sappiamo del pericolo dell'inquinamento e della salute umana che questo tipo di centrali espongono. Sappiamo che non c'è attinenza con il territorio. Cioè non si tratta di impianti aziendali (nel senso che usano come alimentazione quelli prodotti nell'azienda agricola stessa nè che servono all'autoconsumo ma solo alla facile speculazione) essendo esagerati come capacità. Sappiamo che non danno posti di lavoro superiori a quelli di una normale azienda agricola. Sappiamo che spesso i residui vengono sparsi altrove, cioè non all'interno dell'azienda e non sempre nel rispetto della norma. Molti arresti e indagati nelle truffe con il biogas nelle varie parti d'Italia ( http://terrenostremarche.wordpress.com/2013/03/18/scoppia-il-caso-biogas-nelle-marche/)

biogas e le segrete stanze, ancora indagini e avvisi di garanzia, truffe e finte energie rinnovabili www.terrenostremarche.wordpress.com Consumo del territorio, i campi anzichè essere coltivati per l'alimentazione umana vengono destinati alla produzione di energia.  Agricoltura, cancerogeno un terzo del mais del 2012: finirà negli impianti di biogas. Quasi il 30 per cento del raccolto è contaminato dalla microtossina aflatossina B1 a causa della grande siccità della scorsa estate. Così la soluzione (anche per gli agricoltori in crisi) è dirottare agli stabilimenti di Lombardia, Veneto ed Emilia 350mila tonnellate che produrranno elettricità e calore. 

la truffa del biogas vuole sottrarre altri 400 mila ha all'agricoltura http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/04/scarti-e-400-mila-nuovi-ettari-per-il.htmlDi oggi l'incidente di Lendinara, di cui si riporta di seguito la notizia. In merito al progetto della centrale a biogas del comune di Maenza da un lato il sindaco se ne tira fuori (http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/04/maenza-preoccupati-per-limpianto-biogas.htmle dall'altra annuncia pubblica informazione (centrali a biogas le competenze del sindaco in materia che smentiscono il sindaco di Maenza http://pontiniaecologia.blogspot.it/2013/04/centrali-biogas-le-competenze-del.html). Intanto diversi cittadini di Maenza preoccupati mi chiamano per intervenire contro l'ennesimo progetto incompatibile con il territorio.

Giorgio Libralato

LENDINARA (Rovigo) - Incidente alla biogas. Il biogas è esplosivo quando: miscela composta da 6% - 12 % di metano e 88% - 94% di aria. 
Fino a che il biogas accumulato è in sovrapressione e si esclude l'ossigeno non c'è pericolo ma se resta del metano nei serbatoi in fase di 
apertura  e manutenzione o ci ferificano degli squarci con ingresso di aria il rischio esplosione c'è per quanto gli impiant dovrebbero essere a 
norma anti-esplosione ed ogni scintilla dovrebbe essere evitata. Nella foto https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201081114730699&set=o.319178578189413&type=1&theater si 
vede lo scquarcio di un digestore della Biogas della ditta Bio Power S.r.l. di Via Conta Treponti di Lendinara (Rovigo). A breve distanza 
dall'impianto vi sono delle abitazioni e i residenti sono giustamente preoccupati. Perché mettere a rischio tanta gente? Per garantire lauti e facili 
profitti a pochi speculatori? Ma quando in un paese con il 40% di giovani disoccupati con esigenza di concentrare le risorse sull'occupazione 
giovanile (defiscalizzazione assunzioni ecc.) si continua a regalare ai finanzieri d'assalto miliardi di €? Risposta dell'ARPA (Dott.ssa Paola 
Salmaso): "Dalla foto che mi ha inviato non sembra esserci una situazione allarmante, ma ad ogni buon conto stiamo verificando la 
documentazione in nostro possesso e programmando un sopralluogo, probabilmente già nella giornata odierna.". Allora siamo tutti tranquilli e 
aspettiamo il prossimo incidente.

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