giovedì 13 dicembre 2012

conferenza unificata centrale a biomasse Mazzocchio - Pontinia


Strenua difesa oggi dei rappresentanti del comune di Pontinia (il sindaco dottor Eligio Tombolillo, il responsabile dell'area tecnica e sanitaria Ing. Corrado Corradi e Giorgio Libralato) del territorio contro l'impatto pericoloso della centrale a biomasse proposto dalla società con sede a Milano, capitali bolognesi “Pontinia Rinnovabili srl” nell'area di Mazzocchio a Pontinia. Era la conferenza AIA presso l'assessorato all'ambiente della Regione Lazio dopo il parere negativo del comune di Pontinia per motivi sanitari nella conferenza iniziata dalla Provincia di Latina poi trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, da questi alla Regione Lazio, quindi di nuovo alla presidenza dei Consiglio dei Ministri e da ultimo tornata alla Regione Lazio. Il tutto allo scopo di superare il dissenso del comune di Pontinia e per trovare una soluzione nell'interesse di tutti. Il comune di Pontinia ci ha provato ancora una volta a far ragionare l'azienda (l'ennesimo colosso che vuole fare affari a Pontinia, nuova lotta tra Golia e il Davide comune di Pontinia), suggerendo un progetto alternativo che fosse adeguato alla logica, al risparmio e all'efficienza energetica migliorando un progetto obsoleto che rende solo il 30% delle capacità con progetti di efficienza superiore. Ma anche con impianti che avessero una qualche attinenza con il territorio che una volta tanto servissero al territorio, all'economia, all'agricoltura e non la solo speculazione. Recupero dell'acqua calda prodotta per le aziende agroalimentari della zona e delle serre agricole. Insomma il comune ci ha provato in tutti i modi a contestualizzare un progetto nato molto male, per renderlo efficiente e compatibile e al servizio del territorio ma l'atteggiamento della ditta è stato di netta preclusione senza alcuna possibilità di dialogo. Adesso la parola spetta alla regione Lazio che trasmetterà il fascicolo alla presidenza del consiglio dei ministri che dovrà prendere la decisione finale. A corredo della pratica la Asl ha leggermente rivisto il parere inizialmente favorevole per la mancanza di studi epidemiologici, così come la Provincia di Latina ha ribadito che il progetto e la documentazione non sono aggiornati alla normativa vigente e modificata per cui non può essere espresso alcun parere. Fondamentale la presenza del rappresentante di Terna distribuzione: nessun progetto presentato, manca il parere del gestore della rete GRTN o GSE, manca il progetto della distribuzione dell'energia dalla centrale alla cabina di trasformazione. Poi anche il consorzio per lo sviluppo industriale ha revocato l'assegnazione del lotto, quindi manca uno dei presupposti essenziali alla realizzazione dell'opera. Ovviamente il comune ha ribadito che anche altri pareri sono errati (come quello di non assogettabilità alla VIA per l'invenzione dei 3 comuni inesistenti La Cotarda Fossanova e Sonnino Scalo che non avrebbero espresso pareri), superati (antincendio), documentazione non aggiornata, esuberanza del progetto rispetto alle potenzialità del territorio. In grossa difficoltà il progettista quando gli sono state riportate le sue parole testuali: in un convegno della Confindustria del 26 marzo 2007, parla anche della centrale di Bando D'Argenta (20 mega watt come per Mazzocchio). Nella sua illustrazione l'ing. Cicerone afferma che le centrali a biomasse di Crotone, Bando D'argenta, Stromboli, hanno dimensioni esagerate in quanto non si è partiti nel modo corretto visto che non ci si è basati sui combustibili disponibili nel territorio. Secondo l'ing. Cicerone, in base alla produzione tipica italiana, afferma che in base alla produzione di biomassa, le varie regioni italiane (ogni regione) può sostenere (combustibili da biomasse solidi) potrebbero alimentare una centrale che va dai 20 ai 40 Megawatt. Nella stesso convegno lo stesso dichiara che il produttore non ha interesse a far funzionare la centrale a biomasse dopo la scadenza dei finanziamenti pubblici (all'epoca 7 anni) quindi si rischia di avere l'ennesima cattedrale nel deserto dell'area del consorzio industriale.
Come preannunciato nell'ultimo consiglio comunale il sindaco Tombolillo ieri ha riunito consiglieri comunali e forze politiche, insieme al tavolo tecnico, per affrontare oggi la conferenza presso l'assessorato all'ambiente della Regione Lazio sul progetto della centrale a biomasse della capacità di 20 MW. Unanime il consenso all'azione politica e amministrativa fin qui svolta per difendere il territorio, l'agricoltura, i diritti, l'ambiente, la salute e l'autodeterminazione contro questo impianto definito nocivo e molto pericoloso per la salute a causa del suo carico inquinante. Altrettanto unanime il consenso ricevuto dal sindaco Tombolillo e dai tecnici. Le prossime novità saranno la prossima settimana il verbale dell'incontro e le controdeduzioni quindi la parola al consiglio dei ministri.

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