06/08/11 L’aria in Giappone: 300 volte più radioattiva che a Chernobyl
« inserito:: Oggi alle 08:46:18 »
L’aria in Giappone: 300 volte più radioattiva che a Chernobyl
Traduzione di ProgettoHumus da http://www.agoracosmopolitan.com
San Francisco – Il dottor Chris Busby, fisico di fama mondiale, ha dichiarato che i test effettuati dal Radiaton Laboratory Harwell in Inghilterra, dimostrano che la radiazione nell’atmosfera in Giappone è 1000 volte superiore a quella causata dal massimo fallout radioattivo dei test nucleari effettuati dalle superpotenze mondiali nel 1963. I dati si riferiscono alle quantità registrate di Cesio 137.
Busby certifica poi l’inquinamento radioattivo dell’aria giapponese, 300 volte più alto rispetto a quello causato dal disastro nucleare di Chernobyl. Il dottor Jannette Sherman, medico ed esperto di esposizione alla radioattività, stima il numero di morti nel mondo causate dall’incidente di Chernobyl ad almeno un milione di persone.
Le conclusioni di Busby partono dall’analisi dei filtri d’aria dei veicoli delle prefetture di Fukushima, Chiba e Tokio. La quantità di radioattività per metro cubo di aria è stata calcolata in base alla tipologia ed alle dimensioni dei motori e dal numero di chilometri da questi percorsi.
Le sue stime sono da considerarsi comunque “conservatrici” dal momento che le particelle radioattive più piccole passano attraverso i filtri d’aria d’auto e ritornano in atmosfera attraverso gli scarichi della vettura.
Le particelle radioattive più piccole penetrano nel corpo umano attraverso la pelle e possono insidiarsi nei polmoni. La radioattività colpisce poi le cellule, quelle morte o morenti possono mutare diventando tumori o causano la comparsa di altre centinaia di patologie legate alle radiazioni.
Si calcola che le potenze atomiche mondiali abbiano fatto brillare un totale di 2045 bombe atomiche ed a idrogeno. Prima che i trattati internazionali li bandissero, gli Stati Uniti fecero esplodere più di 1.300 ordigni per test-nucleari, da prima a Hiroshima e Nagasaki (che l’US Department of Energy, DOE, classificò come “test”) poi nel Pacifico del Sud ed infine nello stato del Nevada a circa 97 Km da Las Vegas.
Le ricadute radioattive di queste esplosioni fecero il giro del mondo.
Nel 1963 il Trattato che mise al bando i test nucleari venne approvato dal Senato degli Stati Uniti e dalla maggior parte dei paesi del mondo. Il divieto riguardava però solamente le detonazioni nucleari effettuate in atmosfera. Continuarono invece ad essere compiuti test atomici definiti “sotterranei”.
La conferenza del dott. Chris Busby: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=1923.0
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