lunedì 1 agosto 2011

energie rinnovabili viene incentivato chi non ha diritto

"c'è poca trasparenza così rischio di chiudere"
Giorgio Mottola
LA TESTIMONIANZA. Vito Catauro, giovane imprenditore nel settore delle rinnovabili, è stato escluso dal Registro del gestore dei servizi elettrici: «Viene incentivato chi non ne ha diritto».


Quando gli è venuto in mente di costruire una centrale a energia solare, Vito Catauro aveva in tasca una laurea in ingegneria, appena conseguita, e tanta fiducia nelle sorti della Green economy. A soli 27 anni, in un piccolo paese della Campania, ha messo in piedi un’impresa nel settore del fotovoltaico, la Iws projects srl. Ma dopo appena un anno e diverse decine di migliaia di euro investite, rischia di dover già chiudere i battenti.

Che cos’è successo?
Ho progettato il mio impianto nel 2010, quando c’era ancora il terzo conto energia, che doveva valere per il 2011 e il 2012. Allora sembrava che anche l’Italia avesse capito le opportunità che può offrire la Green Economy. Poi però è arrivato il quarto conto energia, che ha ridotto drasticamente le risorse per le centrali di piccole dimensioni e soprattutto ha imposto l’iscrizione al Registro degli impianti, che è una barriera insormontabile.

Qual è la situazione del suo impianto?
Ho il progetto fatto, le autorizzazioni a posto, ma non ho più i finanziatori che ovviamente si sono tirati indietro dopo che le graduatorie sono state pubblicate.

Il Gse ha escluso la sua azienda dalle graduatorie?
Sono stato inserito nell’elenco degli impianti che sono iscritti al Registro ma che non hanno diritto a ricevere gli incentivi. Devo solo sperare di farcela alle prossime graduatorie di novembre, che però farebbero partire i finanziamenti solo dal primo semestre del 2012.

Quindi è solo una questione di tempo?
Io mi trovo con un impianto che è in regola e che potrebbe partire anche subito, ma che nessuno mi finanzia dal momento che sono stato escluso dagli incentivi. Il rischio è che nel frattempo le autorizzazioni mi scadano. O peggio ancora che non io non riesca a partire per febbraio 2012. In quella data entrerà in vigore una norma del decreto del 5 maggio che, rispetto agli impianti fotovoltaici, impone un utilizzo della superficie del terreno non superiore al 10 per cento. Altrimenti devi dimostrare che il terreno è improduttivo, ma l’iter burocratico si allungherebbe ulteriormente.

Perché lei è stato escluso dalle graduatorie?
Perché sono stati privilegiati coloro che hanno le autorizzazioni più vecchie, anche se quasi in tutti i casi non hanno mai costruito il loro impianto. Il problema è innanzitutto questo. Chi garantisce che le documentazioni presentate non siano false? Quando vai a fare la richiesta per l’iscrizione al Registro, è sufficiente un’autocertificazione con cui indichi la data dell’autorizzazione.

Insomma, secondo lei c’è poca trasparenza?
I fondi sono già pochi. 300 milioni di euro è una cifra ridicola rispetto a quella che investono altri paesi in Europa come la Germania. Non capisco quale sia l’intenzione del governo. A maggio ha tagliato i fondi perché voleva investire sul nucleare. Ma ora che i cittadini si sono espressi chiaramente al riguardo, perché non investe seriamente nelle rinnovabili, che è l’unico settore ad aver creato occupazione in questi anni?
http://www.terranews.it/news/2011/07/%C2%ABc%E2%80%99e-poca-trasparenza-cosi-richio-di-chiudere%C2%BB

2 commenti:

bla78 ha detto...

Ho letto su www.robertosaija.it che entro il 15 settembre il governo presenterà la prima bozza della nuova strategia energetica nazionale... C'è di che aver paura...

giorgio libralato ha detto...

grazie della segnalazione