AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: rifiuti e raccolta differenziata
Diverse sono le preoccupazioni ambientali ulteriori che i cittadini di Pontinia devono temere o subire.
Tra queste sicuramente quello dei rifiuti, il pericolo dell’inceneritore e della diossina.
Anche le discariche abusive, l’aumento del costo dello smaltimento dei rifiuti per la mancata attuazione della raccolta differenziata.
Senza contare che i residenti dei comuni confinanti con il nostro, dove viene attuata la differenziata, per una scarsa coscienza civica, buttano i propri rifiuti nei cassonetti del comune di Pontinia.
Oltre al danno ambientale anche la beffa di pagare il costo di smaltimento addirittura dei cittadini di altri comuni.
Sono tanti e tali gli esempi da seguire da amministrazioni virtuose che migliorano la qualità della vita, i servizi offerti ai cittadini, compresa la riduzione dei costi.
Tra questi l’ennesimo esempio di Lestizza in provincia di Udine, dove non esistono i cassonetti, la differenziata un servizio da 40 anni, così come il recupero di energia, materie prime e risparmio notevole per i cittadini.
La gente non chiede promesse chiede solo quando e come si farà la raccolta differenziata porta a porta.
Come avviene nei comuni normali e civili.
Pontinia 20 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
RIFIUTI: IN FRIULI, IL PAESE CHE NON 'CONOSCE' I CASSONETTI
(ANSA) - LESTIZZA (UDINE), 18 GEN - Quattromila abitanti, mai un centesimo speso per i cassonetti e la raccolta differenziata attiva da 40 anni perche' - spiega il sindaco, Amleto Tosone - siamo contadini e i contadini non buttano mai nulla: e' il ''modello Lestizza'', piccolo centro agricolo del Medio Friuli, in provincia di Udine, dove riciclare l'immondizia e' una tradizione antica. Da queste parti, per decenni l' 'umido' e' stato raccolto nella concimaia; la carta e il cartone sono stati ritirati, casa per casa, da persone che poi li riutilizzavano o li rivendevano; e il ferro, insieme al rame e agli metalli, faceva la stessa fine. Oggi, che il mondo e' cambiato e che a Lestizza non ci sono piu' tante concimaie, lo spirito e' rimasto lo stesso: nelle case ci sono i 'composter' distribuiti dal comune che trasformano i rifiuti umidi in concime; carta, cartoni e vetro sono raccolti dal Comune, ancora casa per casa, una volta alla settimana e i rifiuti ingombranti finiscono nelle 'piazzole ecologiche' realizzate in alcuni punti del paese. Per le strade neanche un cassonetto; anzi, uno c'e', vicino al cimitero, ma il sindaco quasi lo nasconde. ''Non siamo abituati a buttar via le cose - spiega - Non lo abbiamo mai fatto e quando il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e' stato affidato al Comune e' stato naturale proseguire sulla strada percorsa fino a quel momento: non buttar via nulla e, quindi, neanche i soldi per acquistare cassonetti che nessuno avrebbe mai usato''. Il ''modello Lestizza'' e' cosi' diventato un esempio che altri comuni friulani stanno seguendo. ''Ci deve essere una responsabilita' pubblica nella gestione del rifiuto - afferma Tosone - ma anche di chi produce il rifiuto. E qui la cittadinanza ha sempre risposto bene. Gli anziani sono abituati da sempre in questo modo e noi continuiamo promuovendo la raccolta differenziata nelle scuole''. Le persone piu' attente alla 'questione rifiuti' - spiega il sindaco - sono proprio gli anziani, da sempre legati al mondo contadino, e i giovani, che vengono educati e sensibilizzati ai problemi ambientali. ''Le persone di mezza eta' - ammette Tosone - di solito sono meno sensibili, ma comportamenti e stili sono condivisi da tutti''. Cosi' Lestizza puo' continuare a lavorare e investire per un paese senza rifiuti, ne' cassonetti, tranne quello vicino al cimitero. ''E' vero, c'e' - ammette alla fine il sindaco - ma non lo scriva. Altrimenti finisce che qualcuno me lo usa'', conclude scherzando, perche' lui, sui rifiuti, puo' permettersi anche il lusso di scherzare. (ANSA). DF
18/01/2008 17:13
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domenica 20 gennaio 2008
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