Perugia
RIFIUTI: MAGISTRATO TERNI, DATI INCENERITORE ALLARMANTI
(AGI)- Terni, 15 gen - "Nel momento in cui formulo questa ipotesi e' perche' proprio gli accertamenti tecnici hanno fornito dati piuttosto allarmanti". E' quanto afferma Elisabetta Massini, sostituto procuratore di Terni che si stata occupando dell'inchiesta sull'inceneritore municipale e che ieri ha firmato nove avvisi di garanzia a carico del sindaco Paolo Raffaelli e dei vertici della ASM (Azienda servizi municipalizzati), che gestisce l'impianto, dove si ipotizza anche il reato di disastro ambientale. L'inceneritore della municipalizzata ternana avrebbe lavorato piu' volte a temperature al disotto dei 850 gradi, quindi tali da disperdere diossina nell'aria. L'intervento della magistratura e del Corpo Forestale dello Stato ha gia' consentito di effettuare rilievi tecnici sia sul forno di incenerimento che sui camini, allo scopo di comprendere quali sostanze siano state bruciate e poi disperse nell'aria. C'e' poi l'ipotesi che nel fiume Nera siano finiti metalli pesanti come cadmio, nichel manganese e piombo, al pari dei residui della lavorazione dei rifiuti solidi urbani senza autorizzazione. Degli indagati, che avrebbero violato le normative riguardanti l'ambiente, il sindaco entra nell'inchiesta come massima autorita' sanitaria della citta' nonche' come proprietario, in virtu' del ruolo rivestito, dell'impianto. Secondo l'accusa il primo cittadino non avrebbe vigilato per evitare che l'inceneritore diventasse fonte di inquinamento. Intanto il sindaco ha comunicato che i cassonetti dei rifiuti nel territorio comunale ed in citta' continueranno ad essere regolarmente svuotati, mentre i rifiuti saranno trasferiti all'impianto di preselezione ad Orvieto con un costo aggiuntivo a carico dell'ASM. Il provvedimento scaturisce anche a seguito dell'incontro svuto dal sindaco di Terni con il Prefetto Sabatino Marchione. (AGI)
http://www.agi.it/perugia/notizie/200801151529-cro-r012473-art.html
mercoledì 16 gennaio 2008
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