Pontinia, emergenza ambientale nella zona industriale di Mazzocchio
Scarichi fognari nei canali
Acque nere nei fossi per l’irrigazione a causa di una falla
SI è aperta una falla nel sistema di smaltimento delle acque nere della zona industriale di Mazzocchio. La conduttura principale che raccoglie gli scarichi fognari delle aziende si è spezzata e
il suo contenuto si riversa tranquillamente nel canale di scolo delle acque piovane e nei canali di irrigazione. E non si sa da quanto tempo persiste questa situazione. La falla si trova all’altezza dei vivai «Aumenta», ma dall’altra parte della strada. In teoria quella conduttura dovrebbe
raccogliere gli scarichi inquinanti e maleodoranti delle fabbriche e convogliarle verso il depuratore del consorzio. In pratica però i liquami finiscono direttamente nei canali di scolo di scampi, costeggiano la Migliara 53, si inoltrano nelle campagne, fino a riversarsi tranquillamente nell’Ufente distante qualche chilometro. Intono al luogo di rottura, coperto da una fitta di vegetazione, ma visibile anche
dalla strada, l’acqua è nera, liquamosa e circondata da un odore pungente e nauseante. Inoltre, il depuratore del Consorzio, costato svariati miliardi, non è mai entrato in funzione. Giganteggia a i margini della zona industriale, ma le sue piscine che dovrebbero trattare le acque industriali sono diventate degli stagni, mentre tutto ciò che poteva essere riutilizzato (strumenti di laboratorio,
quadri elettrici, ecc.) è stato rubato. Ogni azienda che ha deciso di investire a Mazzocchio si è dovuta dotare di un proprio depuratore delle acque nere. E così probabilmente dovranno fare anche le aziende che in futuro vi si installeranno come la Desco, la fabbrica pomodori di Terracina o le varie centrali elettriche, turbogas e biomasse, se il loro iter si concluderà positivamente. Una situazione
igienicamente compromettente, anche perché proprio a ridosso di questa fogna a cielo aperto è stato appena piantato del grano da farina.. La pioggia poi ne aumenta la massa di acqua trasportando per il resto del territorio, anch’esso coltivato, i liquami. «E’ allo studio la costituzione di una cooperativa tra il Consorzio industriale, il comune di Pontinia e altri enti per attivare il depuratore - spiega Carlo Bottoni, delegato dall’amministrazione di Pontinia presso il Consorzio industriale Roma-Latina. -. Per ora ogni fabbrica smaltisce da sé i liquami e i controlli li fa l’Asl». Andrea Zuccaro Latina Oggi
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