sabato 26 novembre 2022

Il Fatto di Domani. Manovra in tempi record: l'accetta sulla scuola e la beffa del Ponte sullo stretto. Dramma di Ischia, la frana dell'abusivismo

dalla newsletter de il fatto quotidiano

FRANA SU ISCHIA: ALMENO 12 DISPERSI, 1 MORTO (E SALVINI SMENTITO). Il comune di Casamicciola travolto da acqua, detriti e fango, per via del maltempo che non ha dato tregua durante la notte. La frana è partita dalla pendici del monte Epomeo. “Verso mezzanotte ha iniziato a piovere fortissimo. Dalle tre abbiamo iniziato a sentire dei boati. È venuta giù la prima frana, un’altra verso le 5. Una cosa impressionante, forse peggio dell’alluvione del 2009 e tremendo quanto il terremoto del 2017”, ha raccontato Lisa Mocciaro, illustratrice di libri per bambini. I soccorsi procedono a rilento per le pessime condizioni climatiche, mentre si cercano persone in mare e nelle abitazioni travolte. Il corpo di una donna è stato recuperato in piazza Maio. Matteo Salvini aveva annunciato il decesso di 8 persone, subito smentito dal prefetto di Napoli Claudio Palomba. “La situazione è molto complicata – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – si tratta di persone che sono probabilmente sotto il fango, che non rispondono alle chiamate”. Circa 100 persone sono intrappolate nelle loro abitazioni, irraggiungibili ai soccorsi (la via è ostruita da massi e detriti). Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha messo a disposizione velivoli e uomini delle Forze armate. Sul Fatto di domani racconteremo il dramma di Ischia, dove le frane non sono affatto rare e le cause sono note: abusivismo edilizio e dissesto idrogeologico. Ospiteremo un commento di Luca Mercalli, per capire quanto il cambiamento climatico abbia influito sul disastro.


MANOVRA AL FOTOFINISH: IL PONTE TORNA IN AUGE, ADDIO AL POS. SCUOLA, ARRIVA LA MANNAIA. Lunedì la Manovra dovrebbe arrivare in Parlamento, ma i tempi per scongiurare l’esercizio provvisorio sono stretti. Certo non sarebbe la prima volta che la legge di Bilancio sia approvata al fotofinish, ma il governo Meloni non fa eccezioni: ad oggi manca il testo mentre circolano bozze costantemente aggiornate. Ad esempio, dovrebbe cadere l’obbligo del pos per i pagamenti elettronici fino a 60 euro (prima il limite era a 30 euro). Del resto, che il centrodestra non disdegni il denaro contante è noto – il tetto al cash sale a 5 mila euro – mentre la lotta all’evasione fiscale resta sullo sfondo. Dalla nuova bozza è sparito il contributo di solidarietà per il caro-bollette, mentre mancano ancora dettagli sulla nuova norma per gli extraprofitti energetici. Per quanto riguarda l’assegno unico e la natalità, al testo è stato aggiunto il tetto Isee per le famiglie con 3 o più figli: l’aumento del 50% sarà per i nuclei con reddito fino a 40 mila euro. Poi c’è il capitolo delle infrastrutture: nella bozza odierna il Ponte sullo stretto di Messina è definito “opera prioritaria” (traduzione: altri sprechi in arrivo); mentre per la Tav sono stanziati 750 milioni di euro fino al 2029. Sul Fatto di domani faremo il punto sulla legge di Bilancio e vi racconteremo la mannaia che sta per abbattersi sulla scuola, in omaggio alla linea dell’austerità auspicata da Bruxelles e sposata dal duo Meloni-Giorgetti. A proposito della premier, il suo uomo al dicastero dell’Economia – il viceministro Maurizio Leo – sembra voler tornare ai tempi del ministro delle Finanze. Peccato che lui sia il vice del leghista Giorgetti.


CAMPO GIALLOROSA, BETTINI IL TESSITORE E RENZI IL SABOTATORE. Il destino dell’alleanza tra partito democratico e M5s resta appeso alle primarie del Nazareno, mentre Renzi lancia la sua profezia: “Non so cosa accadrà al congresso del Pd, ma noi avremmo tutto l’interesse che il piano di autodistruzione funzioni”. L’uomo di Rignano, dalla convention milanese del giornale online Linkiesta, lancia strali contro Conte e il Pd. Sul palco sale anche la candidata al Pirellone Letizia Moratti, per rivelare come in passato sia stata chiamata, “come tecnico, anche da un governo di sinistra”. Sul Fatto di domani vi racconteremo tutti i retroscena della guerra per le elezioni regionali in Lombardia, dove il “centrino” di Renzi e Calenda non ha digerito il niet a Donna Letizia. Il Pd infatti ha scelto Pierfrancesco Majorino il quale – dopo l’apertura di Giuseppe Conte ad un’alleanza per il Pirellone – blandisce i pentastellati: “Ho apprezzato il metodo e l’approccio del Movimento e di Conte, perché si basa sul confronto delle idee che viene prima di quello sulle persone”. Sul giornale vi racconteremo come procede il dialogo in Val Padana, poi scenderemo nel Lazio, dove si voterà il 12 febbraio, sette giorni prima delle primarie dem. Intanto, il sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci ha rinviato la candidatura ufficiale al soglio del Nazareno. Dopo Bonaccini (e con Schlein pronta a scendere in campo) si resta in attesa di un candidato dell’ala sinistra ispirata da Goffredo Bettini, il pontiere dell’alleanza con Giuseppe Conte. In edicola troverete il punto sulle manovre giallorosa e leggerete il ritratto del candidato alla Regione Lazio Alessio D’Amato (sostenuto da Calenda e Renzi).


UCRAINA, FUNZIONARI UE CONTRO BIDEN E ZELENSKY ACCUSA KLITSCHKO. CROSETTO: “PRONTI A INVIO NUOVE ARMI”. In Europa il vento filo-atlantico sembra scemare, secondo Politico.eu. Alti funzionari infatti sarebbero furiosi con l’amministrazione Biden, accusata di speculare sul conflitto. “Il fatto è che, se lo guardi con sobrietà, il Paese che trae maggior profitto da questa guerra sono gli Stati Uniti perché vendono più gas e a prezzi più alti, e perché vendono più armi”, sostiene un alto papavero di Bruxelles interpellato da Politico. Sul Fatto di domani vi racconteremo gli umori delle diplomazie del Vecchio continente e la situazione sul campo. “Una volta volevano distruggerci con la fame, ora con l’oscurità e il freddo”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky durante la commemorazione dell’Holodomor, lo sterminio degli ucraini ad opera di Stalin tra il 932 al 1933. Oggi, a Kiev, 130mila persone sono senza elettricità. Dopo i bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche, l’Ucraina è al gelo e le difficoltà incrinano il compatto fronte gialloblu. Il presidente Zelensky ha duramente criticato il sindaco della capitale, l’ex pugile Vitali Klitschko, reo di non aver fatto abbastanza per allestire i centri dove i civili possono accedere a riscaldamento, acqua, internet. A Kiev, molti sono rimasti al buio anche per 30 ore. L’Italia, intanto, resta ancorata alla linea atlantica. Meloni esprime solidarietà a Kiev mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto si dice pronto ad inviare nuove armi: “Possono cambiare i governi ma l’atteggiamento sarà lo stesso del 2022”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Renzi-Mancini, indagata la fonte di Report. Intervista a Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, sull’indagine che ha coinvolto la fonte del programma d’inchieste su Rai 3. La professoressa – indagata – è l’autrice del filmato che ha immortalato Matteo Renzi a colloquio in autogrill con l’agente dei servizi segreti Marco Mancini.

Reportage dal Polesine. Mentre il governo è intenzionato a far ripartire le trivelle nel Mar Adriatico (anche a 9 miglia dalla costa) si allarga il fronte delle proteste, dove è ancora vivo il ricordo delle tragedie passate.

Covid. Il punto sui vaccini secondo il report Iss: nella fascia 60-79 anni, per i non vaccinati il tasso di mortalità risulta quasi 3 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster.


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