E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE
CORRELATI
Relazione sul ciclo
dei rifiuti di Roma Capitale e fenomeni illeciti nel territorio del Lazio
(Relatrici: Sen. Paola
Nugnes, Sen. Laura Puppato)
Approvata dalla Commissione nella seduta del
20 dicembre 2017
7.
La
questione degli illeciti ambientali nel Basso Lazio
7.1 La discarica di
Borgo Montello
(pag. 348) Anticipando quanto si dirà oltre in
dettaglio, il primo elemento di rilievo
riguarda la presenza di rifiuti industriali – anche pericolosi – nell'area di
Borgo Montello. Questo elemento ha una importanza chiave anche, e soprattutto,
nella fase di bonifica del sito. Dalla documentazione ufficiale raccolta nel
corso dell'inchiesta parlamentare non sono emersi approfondimenti istituzionali
in questo senso. La regione Lazio, interpellata sul punto, non ha fornito
elementi conoscitivi, evidenziando una lacuna istruttoria... Vi è stato un conferimento
di rifiuti pericolosi di origine industriale nell'area denominata 2B, come
accertato nel corso del processo di primo grado nei confronti di Adriano Musso,
amministratore della società Ecotecna,.. di una discarica per
rifiuti pericolosi... (pag. 349) Vi sono poi tanti elementi
– concordanti tra di loro – che portano a ritenere altamente probabile – se non
sicura – la presenza di rifiuti industriali anche nella zona della discarica a
cavallo tra gli invasi S3-S1 (area attualmente gestita, in post mortem, dalla
società Ecoambiente)....Anche in questo caso
l'impatto ambientale potrebbe essere di rilievo. L'area indicata dai testimoni
si trova all'interno della zona utilizzata fin dal 2000 dalla societa
Ecoambiente per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani. Nel 1998 la società
aveva presentato un progetto di messa in sicurezza che escludeva la presenza di
rifiuti pericolosi, realizzando un sistema di barramento idraulico con un polder. (pag. 358
cartaceo) Fondamentalmente si tratta di
inquinanti organici di cloro propano, che veniva misurato in questi pozzi.... Sulla
questione dell’interramento di rifiuti industriali a Borgo Montello non ne so
nulla”.(pag. 367) Domanda: Piombo, Cadmio, Cromo e Nichel
sono fattori diretti d'inquinamento?
Sì.
Domanda: Da cosa possono derivare?
Dai rifiuti depositati ma non sono
in grado di riferire la tipologia di rifiuto da cui possa derivare... Chiarucci ha aggiunto alcuni
elementi in relazione al sito B2 (area delle discarica destinata in passato a
ricevere rifiuti speciali industriali, vedi oltre)Domanda: Cosa era il sito B2?... sulla tipologia di rifiuti
speciali attraverso un'indagine con delle trivellazioni per escludere la
presenza di rifiuti tossici pericolosi. Tale operazione durò circa una mesata
alla fine degli anni '90"... Tale assenza di
informazioni appare grave... Tra il 1990 e il 1993 fu
infatti la stessa regione ad autorizzare - con un provvedimento decisamente
atipico, come vedremo - lo stoccaggio di rifiuti speciali anche pericolosi
all'interno di un invaso del sito di Borgo Montello... Le conclusioni hanno, in sintesi,
evidenziato:
a) per la sostanza 1,2
dicloropropano è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC in 28
campioni, pari al 18,7 per cento del totale, all'interno dell'area della discarica;
b) per la sostanza 1,4
diclorobenzene è stata rilevata una
concentrazione superiore alle CSC in 27 campioni, pari al 18 per cento del
totale, all'interno dell'area della discarica;
Per quanto riguarda questi due
indicatori la maggior presenza è stata rilevata attorno all'opera di isolamento
idraulico (polder), realizzato
all'inizio degli anni 2000 nell'area gestita dalla società Ecoambiente (siti S1
S2 e S3).c) per la sostanza ferro è stata rilevata una concentrazione superiore
alle CSC in 77 campioni, pari al 33 per cento del totale, con una presenza
prevalente all'interno dell'area della discarica; le massime concentrazioni
sono state rilevate in prossimità del citato polder;
d) per la sostanza manganese è
stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC nel 60 per cento dei
campioni;
e) per la sostanza arsenico è
stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC nel 30 per cento dei
campioni;
f) per la sostanza piombo è stata
rilevata una concentrazione superiore alle CSC nel 14 per cento dei campioni
(presenza giudicata sporadica dall' ISPRA);
g)
per la sostanza solfati è stata rilevata una concentrazione superiore
alle CSC nel 3,9 per cento dei campioni della rete interna e nel 3 per cento
della rete esterna all'area della discarica. Sono stati infine rilevati
superamenti occasionali di altre sostanze: idrocarburi totali (1), cloroformio
(3), cloruro di vinile (2); in concentrazioni inferiori alle CSC: benzene,
toluene, p-xilene, 1,1 dicloroetano, 1,2 dicloroetilene, tricloroetilene e
tetracloroetilene.
L' ISPRA così conclude lo studio: “In considerazione del fatto che sono
stati riscontrati superamenti delle CSC ai punti di conformità, si ritiene che
ai sensi della normativa vigente (Parte Quarta, Titolo V, del decreto legislativo
n. 152 del 2006 e ss.mm.ii.) corra l'obbligo alle ditte di intervenire con
misure di messa in sicurezza e/o
bonifica delle acque sotterranee”. Viene inoltre ritenuto indispensabile il
proseguimento del monitoraggio da parte di ARPA Lazio, con prelievi almeno
semestrali.... (pag. 378) L'elenco che segue,
dunque, è parziale e si riferisce solo periodo di sette mesi indicato:
- Fango di depurazione
reflui nella produzione di sapone e detergenti sintetici. Produttore Colgate
Palmolive di Anzio.
- Scorie metalliche
sottoposte a lavaggio. Produttore Consortium di Ferentino.
- Materiale eternit
proveniente dalla demolizione di tettoie raccolte presso lo stabilimento IRBI
di Pomezia.
- Fango originato da
impianto di depurazione per rifiuti organici servizi igienici, residui di
fermentazione terreni produzione antibiotici. Provenienza IRFI di Ferentino.
- Fango da depurazione
in processo di materie prime per la produzione di saponi e detergenti, indicato
come “tripolifosfato di sodio su pallets”. Società Gezia navigazione spa, Anzio
Padiglione.
- Fango di depurazione
biologica prodotto in Cantina Produttori Frascati a Vermicino (Roma).
- “Polvere” ottenuta
in impianto di depurazione delle acque reflue di processo di zincatura, fango
secco trattato con fitopressa. Stabilimento Pisanti srl di Pomezia.
- Fango da
depurazione, definito di natura organica, originato dalla depurazione delle
acque reflue, processo con detergenti e saponi liquidi. Impianto Novembal di
Sezze.
- Morchie di cabina di
verniciatura. Società Devoto Claudio di Cisterna di Latina.
- Fango da depurazione
di acque provenienti dal depuratore Consorzio per il nucleo di
industrializzazione di Rieti – Cittadella.
- Scarti di pulizia,
materiale disomogeneo di carta, plastica, vetro, polistirolo. Sigma Tau,
Pomezia.
- Fanghi biologici
stabilizzati, palabili. Impianto di depurazione a fanghi attivi per le acque
dei servizi, cucine e “altro”. Biosint, Sermoneta.
- Terriccio e sansa
proveniente dalla pulizia dei luoghi di stoccaggio della Pasqualini spa, Cisterna di Latina.
- Fango industriale da
cartiera. Cartiera di Subiaco.
- Fango
filtro-pressato ottenuto nella depurazione dei reflui dalla produzione bibite.
Terme di Recoaro, Castrocielo (Frosinone).
- Polietilene, carta,
plastica sporca, pittura a fase acrilica indurita derivanti da ex imballi.
Rover colori e vernici, Aprilia.
- Fango di natura
prevalentemente organica da depurazione acque reflue da lavorazione dell'orzo.
Orzo Saplo, Pomezia.
- Eternit obsoleto,
disomogeneo, da demolizione tettoie. Ditta di produzione farmaceutici di Roma
(nome non comprensibile sulla copia della perizia).
- Fango originato da
produzione alimentare. Ica foods, Pomezia.
- Fango proveniente
dalla depurazione di acque reflue miste. Klopman, Frosinone. L'elenco, come detto, è parziale,
anche se indicativo dei rifiuti smaltiti nel sito B2. I periti hanno però
ricostruito la scansione temporale della tipologia di rifiuti potenzialmente
conferibili nell'impianto, partendo dalle diverse ordinanze della regione Lazio,
con le modifiche subentrate a seguito delle sentenze del TAR e del Consiglio di
Stato. Nel periodo indicato vi è stata, dunque, una “finestra
temporale” di circa due anni per l'accettazione dei rifiuti pericolosi.
21.02.1990
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26.03.1990
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Rifiuti speciali non tossico
nocivi
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26.03.1990
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18.05.1990
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Rifiuti
speciali, anche tossico nocivi
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18.05.1990
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11.12.1990
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Rifiuti speciali non tossico
nocivi
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11.12.1990
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09.04.1991
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Nessun rifiuto
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09.04.1991
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09.04.1992
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Rifiuti
speciali, anche tossico nocivi
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14.04.1992
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31.12.1992
|
Rifiuti
speciali, anche tossico nocivi
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(pag. 380) In particolare, secondo la perizia e la sentenza di primo grado della Pretura di Latina, i rifiuti speciali “tossico nocivi” sicuramente conferiti in questo periodo sono:
-
fanghi di depurazione di impianti di produzione di composti farmaceutici
-
morchie di verniciatura
-
fanghi di depurazione di impianti di produzione ed utilizzazione di composti
chimici... nell’area denominata S0. Secondo
la fonte in realtà i “fusti” si trovavano in un altro invaso. (pag. 386) Comparando la mappa
fornita dal teste A con la mappa allegata all’informativa della Squadra mobile
di Latina si nota la coincidenza dei due punti, che distano uno dall’altro
pochi metri, ambedue a cavallo tra l’invaso S3 e l’invaso S1.
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