Dall'Alaska alla Patagonia in bicicletta, per sensibilizzare sull'importanza della mobilità sostenibile nel combattere il cambiamento climatico. E' l'impresa appena iniziata dal ciclista austriaco Michael Strasser, che nella sua pedalata da Guinness dei primati - chiamata "Ice2Ice" - viaggerà per 23mila chilometri seguendo la strada percorribile più lunga al mondo.
Strasser è il primo ciclista ad aderire alla campagna "Mountain Heroes" di Onu Ambiente, insieme alla sciatrice ...
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Dall'Alaska alla Patagonia in bicicletta, per sensibilizzare sull'importanza della mobilità sostenibile nel combattere il cambiamento climatico. E' l'impresa appena iniziata dal ciclista austriaco Michael Strasser, che nella sua pedalata da Guinness dei primati - chiamata "Ice2Ice" - viaggerà per 23mila chilometri seguendo la strada percorribile più lunga al mondo.
Strasser è il primo ciclista ad aderire alla campagna "Mountain Heroes" di Onu Ambiente, insieme alla sciatrice keniota Sabrina Simader e all'alpinista inglese Ben Fogle.
L'iniziativa mira alla tutela degli ecosistemi montani, attraverso la partnership con atleti di fama internazionale.
Il viaggio del ciclista unirà due delle aree più colpite dal cambiamento climatico, che ha un impatto maggiore ai poli e sulle alture. Tra il 1960 e il 2003 - rileva l'Onu Ambiente - i ghiacci in Patagonia e in Alaska si sono assottigliati di circa 35 metri e 25 metri.
"Sono orgoglioso di far parte della campagna Mountain Heroes delle Nazioni Unite. Significherebbe molto per me se potessi motivare ogni singola persona che mi segue a prendere qualche volta una bici invece dell'auto", ha detto Strasser. "Se il mio tentativo è di percorrere 23mila chilometri e 185mila metri di dislivello, allora tutti possono gestire qualche chilometro nella vita quotidiana. Se tutti noi contribuiamo con qualcosa di piccolo - conclude - ne può venire qualcosa di grande".
Strasser è il primo ciclista ad aderire alla campagna "Mountain Heroes" di Onu Ambiente, insieme alla sciatrice keniota Sabrina Simader e all'alpinista inglese Ben Fogle.
L'iniziativa mira alla tutela degli ecosistemi montani, attraverso la partnership con atleti di fama internazionale.
Il viaggio del ciclista unirà due delle aree più colpite dal cambiamento climatico, che ha un impatto maggiore ai poli e sulle alture. Tra il 1960 e il 2003 - rileva l'Onu Ambiente - i ghiacci in Patagonia e in Alaska si sono assottigliati di circa 35 metri e 25 metri.
"Sono orgoglioso di far parte della campagna Mountain Heroes delle Nazioni Unite. Significherebbe molto per me se potessi motivare ogni singola persona che mi segue a prendere qualche volta una bici invece dell'auto", ha detto Strasser. "Se il mio tentativo è di percorrere 23mila chilometri e 185mila metri di dislivello, allora tutti possono gestire qualche chilometro nella vita quotidiana. Se tutti noi contribuiamo con qualcosa di piccolo - conclude - ne può venire qualcosa di grande".
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