Cina: “Lo strumento militare non può essere un’opzione per risolvere la questione coreana” – Il lancio del missile è stato un test voluto da Kim Jong-Un anche nell’ottica di una politica di risposta proprie alle esercitazioni congiunte nel Sud che il regime nordcoreano persegue da anni. In ogni caso, la presenza di bombardieri e caccia americani nei cieli coreani contribuisce a tenere alta la tensione. Lo sostiene soprattutto la Cina. “Lo strumento militare non può essere un’opzione per risolvere questa questione. Non permetteremo mai la guerra o il caos” ha detto il portavoce del ministero della Difesa cinese, colonnello Ren Guoqiang, a proposito della crisi con la Corea del Nord. Il militare ha invitato tutte le parti a “esercitare moderazione”, evitando “parole e azioni che provochino un’ulteriore escalation della tensione”. Da Pechino, inoltre, per bocca della portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, è arrivato un altro avvertimento: “La situazione in Corea è seria e non siamo in un videogioco per computer“. All’esercitazione congiunta, eseguita con munizioni vere nell’est della Corea del Sud, hanno partecipato due bombardieri supersonici americani B-1B e quattro caccia F-35 affiancati da quattro caccia F-15 sudcoreani. Nel corso delle prove sono stati simulati attacchi di precisione contro “strutture chiave” nordcoreane, come ha spiegato il funzionario del ministero della Difesa di Seul. I bombardieri B-1B sono arrivati dalla base Andersen dell’aeronautica militare Usa sull’isola di Guam, proprio uno dei dichiarati obiettivi di Kim Jong-Un, mentre gli F-35 sono arrivati dalla base Usa di Iwakuni, in Giappone.
Giappone, chiesto aumento record per il bilancio del ministero della Difesa – Le manovre congiunte in corso di Seul e Washington, denominate Ulchi Freedom Guardian (Ufg), sono viste da Pyongyang come le prove generali di un attacco ai suoi danni. “Le soluzioni militari non sono un’opzione – ha affermato il portavoce del ministero della Difesa di Pechino, Ren Guoqiang – abbiamo sempre sostenuto la soluzione dei problemi con il dialogoe il confronto”, ha aggiunto. Intanto, dopo il lancio di Hawsong-12che ha sorvolato il Giappone per poi inabissarsi al largo dell’isola di Hokkaido, la reazione di Tokyo è la richiesta da parte del ministero della Difesa di un aumento record del proprio bilancio nel 2018. L’importo, di 5.200 miliardi di yen (40,5 miliardi di euro), è pari a un incremento del 2,5% e servirebbe a coprire le spese per le nuove batterie di missili intercettori terra aria e sistemi navali di contraerea. Se il parlamento lo approvasse, sarebbe il sesto aumento annuale consecutivo sotto la guida del premier Shinzo Abe, dopo 10 anni di riduzioni. di F. Q. | 31 agosto 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/31/corea-del-nord-esercitazione-usa-nei-cieli-sopra-seul-pechino-avverte-non-siamo-in-un-videogioco/3827556/
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