La Corte dei Conti, aperta un’indagine, stimò un danno erariale di 15,7 milioni di euro. A giudizio finirono Moretti, l’ing. Giancarlo D’Ignazio, ancora dirigente di Ama, l’ing. Giovanni Fiscon, attuale direttore generale della società, Domenico Tudini, all’epoca AD di Ama, e Demetrio De Stefano, al timone della ASP di Ciampino. A dicembre, però, la Cassazione ha sostenuto che non è competente sulla vicenda la Corte dei Conti e ieri i giudici ne hanno dovuto prendere atto. I cinque manager non risarciranno niente. Prescritta intanto l’eventuale azione di responsabilità che poteva avviare la spa del Campidoglio.http://www. lanotiziagiornale.it/ lavventura-dellama-in- senegalcosta-16-milioni-a- roma-soldi-buttatiil- campidoglio-non-potra- recuperare-un-centesimo/
Il presidente di Abc scelto da Coletta Un colpo di spugna che cancella la lunga istruttoria curata dal procuratore regionale, Raffaele De Dominicis. I pm avevano citato in giudizio l'ex presidente di Ama Senegal e direttore generale di Ama International Alvaro Moretti, l'ingegnere Giancarlo D'Ignazio, l'attuale direttore generale di Ama Giovanni Fiscon, l'ex amministratore delegato Domenico Tudini e Demetrio De Stefano, al tempo vertice dell'Asp di Ciampino. Tutti salvi: durante la disavventura senegalese Ama spa aveva non era ancora una società "in house" e aveva natura privata. Mani legate, quindi, per la sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Lazio e procedimento estinto. Impossibile anche un'azione di responsabilità civile: il termine della prescrizione è già scaduto.http://ricerca. repubblica.it/.../il-crac-da- 16-milioni...
Nessun commento:
Posta un commento