Nel processo che si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Antonio Diella, sono imputati i titolari e tecnici della societa' 'Lombardi Ecologia Srl' proprietaria della discarica, i componenti della commissione di collaudo regionale che avrebbero omesso i controlli e l'amministratore della societa' 'Progetto gestione bacino Bari 5' che gestisce l'impianto. Sono costituite parti civili il Ministero dell'Ambiente, la Regione Puglia, Citta' Metropolitana di Bari, nove Comuni, Legambiente e WWF, che hanno chiesto la condanna degli imputati a risarcimenti danni milionari. Si tornera' in aula lunedi' prossimo per le arringhe difensive. Per la realizzazione della discarica di contrata Martucci gli stessi imputati sono gia' a processo per i reati, a vario titolo contestati, di falso ideologico, omissione di atti di ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture e gestione di rifiuti non autorizzata. Stando alle indagini dei Carabinieri del Noe, la vasca che per anni ha raccolto i rifiuti (anche pericolosi e non autorizzati) non sarebbe stata costruita secondo il progetto e le norme di legge; in particolare sarebbe stata usata una quantita' inferiore di argilla e questo avrebbe provocato l'infiltrazione del percolato nel sottosuolo. Cosi' la falda sarebbe stata inquinata e, di conseguenza, anche i terreni agricoli dell'area.
(ANSA).
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