mercoledì 28 dicembre 2016

ILVA Taranto Pietra tombale In cambio dei soldi svizzeri niente risarcimenti per i danni ambientali fatti fino al 2005 L’accordo con i Riva salva (forse) solo la fabbrica. Tarantini beffati

I numeri
3
miliardi è la
somma che
aveva chiesto
il Comune di
Tara nto
all’Ilva come
risarcimento
per i danni
ambientali
e sanitari
provocati
1,2
miliardi è la
cifra pagata
dai Riva, dopo
l’accordo con
il governo, ma
il denaro
finirà
esclusivamente
nelle casse
dell’azienda
commiss ariata.
+24 %
I ricoveri
ospedalieri di
bambini nel
quartiere
Tamburi, il più
esposto alle
emissioni
inquinanti
dell’impianto
FRANCESCO CASULA S Tara nto
ono praticamente sfumate le
speranze per il Comune di Taranto
e gli abitanti del quartiere
Tamburi di ottenere un
risarcimento per i danni subiti
fino al 2005 a causa dell’i nquinamento
dell’Ilva. L'accordo
tra i Riva e il governo
per il trasferimento del tesoro
svizzero nelle casse dell’Ilva
commissariata ha infatti avuto
ripercussioni anche nel
procedimento civile nato
dopo la sentenza che nel
2005 condannò in via definitiva
l’Ilva e nel quale
il comune ha
chiesto un max
i- r is a rc im e nt o
di 3,3 miliardi.
Uno dei passaggi
dell’a ccordo,
infatti,
prevedeva il
transito in amm
i n i s tr a z i one
straordinaria
di Riva
Fire, la cassaforte
del gruppo
industriale
divenuta nel frattempo
“Pr o d u z i oni
industriali”: nel
corso dell’udienza
dinanzi al giudice
civile, quindi, il difensore
dell’o rmai
ex Riva Fire
ha depositato il
decreto ministeriale
del 5 dicembre
che affida la
guida della società
agli a m

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