Con
la sentenza n. 443 del 29 giugno 2016 il Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio Sezione Staccata di Latina ha certificato che il
progetto della centrale a biomasse da 20 MW, elaborato dalla società
Pontinia Rinnovabili nell'area industriale di Mazzocchio, non esiste
più.
Questo
successo va ad aggiungersi a quello incassato dall’Amministrazione
di Pontinia con riguardo all’altro progetto di centrale turbogas da
400 MW dell’AceaElectrabel (poi incorporata nella GDF SUEZ).
Dopo
dieci anni di strenua opposizione condotta in prima persona dal
sindaco Dr. Eligio Tombolillo e dal consulente del Comune Geom.
Giorgio Libralato, più volte ribadita dai deliberati del consiglio
comunale di Pontinia a tutela dell'agricoltura di qualità e della
salute pubblica, dopo decine di partecipazioni e altrettanti pareri
contrari espressi nelle varie conferenze di servizi celebratesi nelle
sedi istituzionali della Provincia di Latina, della Regione Lazio,
dei Ministeri competenti e della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, la resistenza dei cittadini, coerentemente rappresentati
dagli organi municipali, ha battuto ogni tentativo di introdurre nel
nostro territorio un progetto, peraltro obsoleto, di inquinamento, a
tal punto penetrante da diffondere infiltrazioni cancerogene, di
forte degrado e di negativo impatto ambientale.
Le
richieste di risarcimento, avventate e temerarie, non solo non hanno
intimorito l’amministrazione, ma sono state respinte, insieme al
progetto, al mittente, smentendo clamorosamente gli scettici che
ripetevano “tanto la centrale si farà”, con argomenti fondati su
dati scientifici e incontrovertibili.
Ancora
una volta la comunità unita di Pontinia, con competenza e
determinazione, ha dimostrato che la storia si può davvero cambiare
e che non risponde a verità che i Comuni, i Sindaci, i Cittadini non
hanno strumenti contro progetti concepiti al di fuori di ogni
programmazione e compatibilità territoriale.
In
questo percorso grande forza e aiuto sono stati dati dalla
cittadinanza tutta, dal consiglio comunale unanime per il bene della
comunità, dai comitati comunali, e da tante competenze:
dall'Ingegner Corradi e da tutto l'ufficio Tecnico, dai vari
Funzionari e Dirigenti comunali, dall'assessore all'ambiente
Valterino Battisti, dal Geologo Alessandro Carlomagno e soprattutto
dai valenti e vincenti Avvocati Carlo Bassoli e Luciano Falcone,
nonché dal Professor Federico Valerio.
Un
ringraziamento sincero va indirizzato anche agli organi di
informazione che hanno facilitato il nostro lavoro, dando ampio
risalto e informazioni di qualità sull'argomento.
Insieme
è stato costruito costruito un percorso fatto di conoscenza, studio,
informazione, di strumenti amministrativi, invero poco conosciuti
quale la variante urbanistica, cosiddetta RIR (rischio di incidente
rilevante) introdotta in applicazione alla Direttiva Seveso, che ha
rappresentato per le nostre controparti una insormontabile barriera
tecnica.
Pontinia,
a conclusione di questo ultimo traguardo, può vantare il primato di
unico comune italiano ad avere respinto, negli ultimi 10 anni, il
tentativo di aggressione del suo territorio con l’arma della
ragione, della logica e del diritto.
Pontinia
è ormai esempio di abnegazione a tal punto che innumerevoli comuni
della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Toscana,
del Molise, della Campania e delle varie province Laziali bussano
alle sue porte per chiedere conforto alle loro battaglie comuni in
materia di installazione di centrali generatrici di energia
elettrica.
Un
grazie va rivolto anche al neosindaco Ing. Medici che ha sempre
condiviso le ragioni del Comune.
Con
la sentenza n. 443 del 2016 si è consumato finalmente l’ultimo
atto di questa articolata, laboriosa e complessa vicenda con la presa
d’atto, da parte dei giudici amministrativi, della resa di Pontinia
Rinnovabili, che, fra l’altro, dinanzi all’evidenza di un
progetto che la resistenza della comunità locale ha dimostrato
essere del tutto lontano dai suoi bisogni, ha perfino rinunciato a
integrare gli atti e proseguire nella procedura di autorizzazione
unica.
Grande è la nostra soddisfazione per il risultato conseguito con il ringraziamento doveroso al TAR di Latina
Eligio
Tombolillo e Giorgio Libralato
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