IN ALCUNI territori le punte di adesione
hanno raggiunto il 90%. I sindacati
esultano per la riuscita dello sciopero dei lavoratori
delle imprese che si occupano di igiene
urbana. La mobilitazione, convocata dalle
sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil e Fiadel ha
l’obiettivo di spingere per il rinnovo del contratto
nazionale, scaduto quasi tre anni fa. “È la risposta
durissima – scrivono i sindacati in una
nota - spedita a Utilitalia (per il versante pubblico),
Assoambiente (per quello privato) e a
tutte le imprese del comparto”. Le richieste dei
sindacati partono dalla questione economica
che passi da “un adeguamento salariale al passo
coi tempi, insieme all'avvio del fondo di solidarietà
sugli inidonei e all’obbligo di iscrizione
di tutti i lavoratori alla previdenza complem
e n t a re ”. Le rivendicazioni investono anche la
componente normativa, in particolare per evitare
che i frequenti cambi di appalto ai quali è
soggetto il settore pregiudichino la tenuta occupazionale.
Quindi la proposta è in primis
quella di inserire la clausola sociale (che permette
il passaggio automatico dei lavoratori
alla nuova impresa aggiudicataria) e di sterilizzare
le norme del Jobs Act che facilitano i licenziamenti
senza giusta causa
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