qARRIVA la pioggia e dà una grossa mano a sindaci e commissari,
da diversi giorni alle prese con misure straordinarie
per contrastare l’emergenza smog. A partire da Napoli, dove il primo
cittadino Luigi de Magistris ha disposto – oltre alla riduzione della
temperatura delle caldaie negli edifici – il blocco della circolazione
veicolare, per buona parte della giornata, fino a venerdì 8 gennaio. E,
infatti, nella giornata di ieri le
multe sono state già ben
328, come comunicato dalla
Polizia municipale coordinata
da Ciro Esposito. Considerati,
tuttavia, gli effetti benefici
del maltempo sui livelli di
inquinamento, già dalle
prossime ore le misure necessarie
potrebbero farsi
meno drastiche. Semmai, il
problema potrebbe spostarsi
sull’allerta meteo, visto
che la Protezione civile della Regione Campania ha diramato l’av v i s o
di criticità di livello “a ra n c i o n e ”a partire dalle 20 di ieri sera. Il sindaco
de Magistris è intervenuto sul tema polemizzando con il governo:
“Limitare la velocità dei veicoli – ha detto a Repubblica –è inefficace: al
contrario bisogna allentare il patto di stabilità per permetterci di acquistare
pullman moderni e nuovi treni per le metropolitane”. A Roma,
tuttavia, la pioggerella di venerdì non ha contribuito ad abbassare
i valori di Pm10, superiori al limite consentito in dodici delle
tredici centraline installate nel territorio della Capitale. Ora ci si aspetta
un miglioramento dall’aggravarsi della situazione meteo.
E se la pioggia sarà certamente d’aiuto, lo stesso non si può dire per i
festeggiamenti di Capodanno. Il mancato rispetto, da parte di molti
cittadini, dell’ordinanza che vietava i fuochi d’artificio ha provocato a
Milano, nella giornata di ieri, un nuovo sforamento del limite di concentrazione
di polveri sottili, fissato a 50. Secondo i dati dell’A ge n z i a
regionale di protezione ambientale, nelle centraline del capoluogo
lombardo si registravano valori tra 68 e 86. Secondo il bilancio di fine
2015 dell’Arpa, a Milano è stato sforato il limite in 101 giorni, mentre la
tolleranza prevista dalla normativa è di 35.
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