Le grandi religioni mondiali unite dalla preoccupazione per i cambiamenti climatici
Il
1 settembre è la giornata mondiale per la salvaguardia del creato,
istituita dalla Conferenza Episcopale Italiana ma con il contributo
ecumenico di diverse confessioni religiose. L'impegno delle chiese,
però, non sembra essere limitato ad un'unica ricorrenza celebrativa,
destinata ad essere sostituita il giorno successivo: l'enciclica papale Laudato sì
ha sottolineato come la questione ambientale condiziona strettamente il
benessere delle popolazioni mondiali, da poco è stata pubblicata la Dichiarazione internazionale Islamica sui cambiamenti climatici,
e da anni abbiamo dichiarazioni Indù, Buddiste e Sikh contro il
peggioramento del clima mondiale, come riporta un recente tweet di
Greenpeace.
La Conferenza sul Clima di Parigi si avvicina e gli obiettivi con i quali i diversi stati arriveranno all'incontro, non sono sufficienti secondo i climatologi. Abbiamo già parlato dei rifugiati climatici e delle conseguenze
che possono avere sugli scenari mondiali ulteriori migrazioni per
condizioni di vita inaccettabili. Il quadro è complesso, dunque, e
l'impegno delle religioni è interessante da analizzare, per capire come
il sistema valoriale di comunità diverse può convergere in un obiettivo
comune.
Laura Baldassini, coordinatrice del team Gallo Verde della Chiesa valdese di Milano, racconta come l'impegno si possa trasformare in buone pratiche http://riforma.it/it/articolo/2015/09/01/la-salvaguardia-del-creato-e-un-valore-universale
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